Gelbison, i rossoblu tenteranno la strada del ripescaggio

I criteri di assegnazione

La Gelbison tenterà la strada del ripescaggio, in luogo di possibili non iscrizioni di altre società. Poche settimane fa, a seguito dell’amara retrocessione sul campo in Serie D, avvenuta dopo la sconfitta al playout contro il Messina (peloritani salvi per la miglior classifica), il presidente Maurizio Puglisi aveva annunciato, all’interno della trasmissione “Tre calci d’autore” condotta da Giggino Ruocco, Agostino Di Spirito e Pietro Di Lorenzo che la società avrebbe puntato a chiedere il ripescaggio in C “perché la società è solida e senza debiti” – aveva affermato – “e vogliamo dare continuità al progetto di città territorio”.

Nella giornata del 30 maggio il Consiglio Federale ha stabilito i criteri di ripescaggio: in vetta alle possibilità di essere inserite in terza serie, ci sono le squadre B di Serie A, allo stato attuale c’è solo la Juventus ad avere una squadra B, discorso che meriterebbe un approfondimento a parte anche se evidenzia anche degli aspetti positivi in quanto diversi giovani calciatori possono crescere in un campionato competitivo.

Al secondo posto dei criteri di ripescaggio viene una seconda di Serie D, mentre per i retrocessi dalla Serie C c’è la posizione in un gradino inferiore. La Gelbison quindi si trova tra quest’ultime, anche se, riportano i colleghi di TuttoGelbison, esiste un nodo per ciò che concerne le deroghe infrastrutturali non del tutto chiarito. La Gelbison ha giocato lo scorso anno per quasi tutta la stagione al Guariglia di Agropoli, dopo l’inizio al Torre di Pagani. Il rifacimento dello stadio è stato curato dalla società del presidente Puglisi, con costi tutti a carico della Gelbison secondo la convenzione stipulata con il comune di Agropoli.