Non era nelle aspettative, ma è arrivato un nuovo ribaltone sulla panchina della Gelbison. Dopo la sanguinosa sconfitta nello scontro diretto contro il Messina patita al Guariglia di Agropoli, via De Sanzo e torna mister Gianluca Esposito, l’uomo della storia per i vallesi che ha guidato la squadra verso il primo approdo nei professionisti dei rossoblu.
L’ inizio della stagione con Esposito
Il tecnico di Nola aveva guidato i rossoblu nelle prime quattro partite anche di questa stagione, dove però aveva raccolto solo due punti, senza vincere, seppur giocando anche delle buone partite. Fatale gli fu la sconfitta con la Virtus Francavilla, patita a causa dell’ erroraccio di Vitale, mai più impiegato in tutta la stagione, nella costruzione dal basso.
La gestione De Sanzo
De Sanzo, dal canto suo, da subentrato inanellò invece un’ incredibile serie di quattro vittorie consecutive dal 24 settembre al 15 ottobre 2022 che ha costituito il nucleo centrale del campionato della Gelbison. Alcuni avevano anche azzardato voli pindarici da playoff, ai quali chi vi scrive non ha mai creduto. Qualcosa si è poi però inceppato dalla sconfitta col Monterosi, la squadra aveva perso quella convinzione. C’era stata in seguito una lunga sequela di pareggi, che comunque servono a fare classifica, perchè l’obiettivo della squadra non è quello di divertire a tutti i costi, ma quello di salvarsi. Troppo importante mantenere la categoria per la Gelbison, ma anche per l’intero territorio, inutile girarci attorno. Ma a parte la vittoria con la Turris di novembre e quella con la Virtus Francavilla, decisamente convincente, vi è stato indubbiamente, un lungo periodo di astinenza dai tre punti, con una sconfitta senza attenuanti per 5-1 alla prima al Guariglia. Un ottimo punto a Foggia e poi il passo indietro di domenica, in quella che paradossalmente è stata la miglior Gelbison degli ultimi tre mesi. Una parte della piazza non ha particolarmente amato il gioco di De Sanzo, giudicato da alcuni tifosi troppo rinunciatario e difensivista.
Come potrà essere l’Esposito bis?
Sicuramente il background di Esposito, da questo punto di vista, è differente. Si tratta di un allenatore che gioca un calcio moderno, che ama costruire talvolta dal basso ed è molto bravo a gestire lo spogliatoio. C’è però un’ incognita. La squadra che ha allenato all’inizio della stagione è stata cambiata in alcuni elementi. Innanzitutto non c’è più Bonalumi, che con Esposito era un perno fondamentale della difesa. Si potrebbe anche configurare un cambio di modulo quindi, con una difesa a 4. Per gli schemi dell’ex Agropoli e Santa Maria potrebbe essere fondamentale il recupero di Faella, che l’anno scorso è stato decisivo soprattutto da subentrato. Anche Tumminello con Esposito potrebbe sbocciare, sembra un giocatore fatto apposta per quel tipo di caratteristiche di gioco, magari potrebbe giocare più vicino alla porta. Sarà molto interessante, in questo senso, la sfida col Monterosi. A dir poco fondamentale. Mai come in questo momento la Gelbison ha toccato con mano il limbo dei playout, per tutta la stagione se n’è tenuta abilmente fuori. Mancano undici giornate ed il margine di errore è ridottissimo. Tanti tifosi vogliono presumibilmente una squadra più sparagnina, aggressiva, che possa imporre il proprio gioco. Al Rocchi di Viterbo non si potrà fallire. Esposito è carico, vuole conquistare la sua prima vittoria da allenatore nei professionisti. E mai come in questo momento i tre punti avrebbero il sapore della riscossa. Per la piazza, certo, ma anche per lui.
