Costante l’impegno dei militari dell’Ufficio circondariale marittimo – Guardia Costiera di Agropoli diretto dal Tenente di Vascello (CP) Gianluca SCUCCIMARRI nell’assolvimento delle attività d’istituto finalizzate a scongiurare illeciti in violazione delle norme in materia di tutela dell’ambiente marino e costiero.
Attività di sorveglianza che impegna i militari di Agropoli ormai da mesi e che ha come obiettivo anche quello di prevenire forme di inquinamento dei corsi d’acqua che dall’entroterra sfociano in mare.
Nel corso di questa settimana, i militari, unitamente ai tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania, hanno condotto le verifiche presso un frantoio oleario sito nel territorio del Comune di Agropoli, non distante dal fiume Testene, al fine di accertare il corretto funzionamento dell’impianto e scongiurare forme di inquinamento dell’ambiente circostante. All’esito dell’attività non sono emerse criticità in tal senso.
Tuttavia, nelle scorse settimane, al fine di riscontrare la fondatezza di segnalazioni anonime afferenti a presunti sversamenti incontrollati di reflui oleari nel corpo idrico del fiume Testene, i militari della Guardia Costiera di Agropoli, congiuntamente ai tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania, si sono recati presso un altro frantoio oleario sito nell’entroterra, nei pressi del suddetto corso d’acqua. L’attività investigativa ha condotto i militari a deferire alla competente Autorità giudiziaria i proprietari dell’impianto che si erano resi responsabili dei reati di “deposito incontrollato di rifiuti”, per aver effettuato lo spandimento delle acque di vegetazione e di scarico del frantoio sul terreno come mezzo incontrollato di smaltimento nonché per aver sversato, in acque superficiali, i reflui provenienti dal frantoio stesso.
Sempre nei giorni scorsi, il personale dell’Ufficio circondariale marittimo di Agropoli ha deferito alla competente Autorità giudiziaria due persone che si erano rese responsabili di reati perpetrati in danno del demanio marittimo. Nello specifico, in una circostanza il titolare di una struttura adibita ad ormeggio per imbarcazioni era sprovvisto di titolo concessorio e, nell’altra, il titolare di una struttura balneare aveva occupato abusivamente una parte di demanio marittimo nonché alterato le bellezze naturali del territorio circostante.
L’impegno del personale dell’Ufficio circondariale marittimo di Agropoli sarà quello di continuare a condurre azioni mirate volte alla tutela della salute, dell’ambiente e dell’incolumità dell’utenza del mare non mancando di essere, per quest’ultima, un valido punto di riferimento.