Il sindaco Palumbo difende il territorio dai detrattori

«Abbiamo uno dei litorali più belli e puliti della costa cilentana, sempre più un attrattore, insieme alle altre straordinarie bellezze che possiamo vantare, per chi sceglie di trascorrere le proprie vacanze nella Città dei Templi.

Lo confermano, già in questa prima parte di stagione estiva, le presenze sul territorio comunale, in linea con quelli che sono gli indirizzi dell’Amministrazione comunale che ha posto il turismo al centro dell’agenda politica». Il Sindaco di Capaccio Paestum, Franco Palumbo, risponde in questo modo a chi «continua a rovinare l’immagine della Città con falsità», rischiando così di «cagionare anche un danno economico agli operatori turistici del territorio che si prodigano per offrire ai vacanzieri servizi sempre più efficienti».

Il primo cittadino coglie, quindi, anche l’occasione per rispondere alle ultime esternazioni di «qualche avventuriero della politica pagato per infangare Capaccio Paestum», in particolar modo sulle vicende del depuratore di Varolato e dei “dischetti”.

«Il depuratore funzione perfettamente ed è tra i migliori in Italia. – continua Palumbo – L’acqua è cristallina, come certificato anche dalle analisi dell’Arpac, e il nostro litorale fa invidia per la sua straordinaria bellezza, tant’è vero che l’abbiamo posto al centro del processo di riqualificazione del territorio. Questi sono fatti certificabili in qualsiasi momento. Mi auguro che anche chi gratuitamente si lascia andare in dichiarazioni non veritiere e diffamatorie per la nostra Città possa certificare la stessa cosa dinanzi alle sedi opportune perché sarà chiamato a risponderne. Non accettiamo che venga infangato e mortificato il nome di Capaccio Paestum senza alcuna cognizione di causa».

Quindi, il Sindaco entra nello specifico: «Contrariamente a quanto qualcuno asserisce, non sono assolutamente indagato in quanto nessun atto mi è stato mai notificato in una vicenda, quella del depuratore, dove sono parte lesa insieme a tutta l’attuale Amministrazione comunale. Il sequestro è, infatti, avvenuto per far luce su interventi che sono stati eseguiti dalla precedente gestione amministrativa e sono fiducioso nel lavoro della Magistratura che farà sicuramente piena luce su quanto accaduto. Inoltre, richiamandomi a quanto riportato negli ultimi giorni dagli organi di informazione, ci tengo a precisare che il numero dei dischetti rinvenuti lungo le coste italiane e straniere è di gran lunga superiore a quello dei dischetti fuoriusciti dal depuratore di Varolato. Dalle prime verifiche eseguite, infatti, emerge chiaramente come da Varolato sia finita in mare una quantità minima di dischetti, per cui assolutamente non correlabile al numero di quelli ritrovati in altre zone. Del resto, tale tipologia di progettazione, che prevede l’utilizzo dei “filtri carrier”, è stata attuata anche in tanti altri impianti di depurazione in Italia».

«C’è una strategia dietro a tutto questo, finalizzata solamente a infangare la nostra Città – conclude il sindaco – e noi ci difenderemo in ogni sede deputata. Prima di aprire la bocca ognuno di noi dovrebbe azionare il cervello, ma mi accorgo sempre più che per alcuni personaggi è molto difficile. Voglio, infine, sperare che abbiano consigliato a chi si affanna a sparare baggianate con cadenza quotidiana di non candidarsi in vista delle prossime elezioni, almeno così dice qualcuno, perché resterebbe ancora una volta deluso e con un pugno di mosche in mano, così come i consensi che riscuote sui social e tra la gente».