In Campania un nuovo comune diventa “Zona Rossa”
Dopo aver blindato con le ormai famose “Zone Rosse” i quattro comuni del Vallo di Diano e Ariano Irpino la Regione Campania comunicato di aver preso lo stesso provvedimento per un altro comune dell’avellinese: Lauro.
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Il comunicato
Con decorrenza immediata e fino al 10 aprile 2020, ferme restando le misure statali e regionali già vigenti, e salvo rinnovo ove necessario, con riferimento al territorio del Comune di Lauro (AV) sono
adottate le seguenti misure:
a) divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui ivi presenti;
b) divieto di accesso nel territorio comunale.
c) sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
2. E’ fatta salva la possibilità di transito in ingresso ed in uscita dal territorio comunale da parte degli operatori sanitari e socio-sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività
relative all’emergenza, nonché degli esercenti le attività consentite sul territorio ai sensi dei DDPCM 11 marzo 2020, 22 marzo e 1 aprile 2020 e ss.mm.ii. e quelle strettamente strumentali alle stesse, limitatamente alle presenze che risultino strettamente indispensabili allo svolgimento di dette attività e a quelle di pulizia e sanificazione dei relativi locali e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.
3. Nel territorio comunale oggetto della presente ordinanza è disposta la chiusura delle strade secondarie, come individuate dal Comune sentita la Prefettura.
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Agropoli blindata da Coppola
Provvedimenti simili sono stati accolti anche dalla città di Agropoli. Il sindaco Adamo Coppola per bloccare i casi in aumento nelle ultime settimane ha deciso di blindare la città chiudendo le strade secondarie. limitate anche le uscite per l’approvvigionamento alimentare a tutte le famiglie. In questo però non si tratta di un’ordinanza della Regione ma della facoltà del primo cittadino di tutelare i propri cittadini a non esporli a rischi maggiori di contagio.