“E’ ignobile gettare fango su una scuola senza avere chiesto informazioni!”
E’ con queste parole che la Dirigente dell’Istituto Alberghiero Ancel Keys Maria Masella, in una lettera inviata a tutte le redazioni giornalistiche aveva, già in data 7 novembre, definito quanto successo sul caso della ragazzina bullizzata a scuola e sui provvedimenti disciplinari intrapresi dall’istituto nei confronti di due alunni. La dirigente, faceva riferimento agli articoli apparsi sui quotidiani La Città, Il Mattino ed Infocilento, che avevano descritto quanto successo al Keys di Vallo Scalo.
La vicenda è ormai nota, come abbastanza chiare le posizioni non proprio di solidarietà alla dirigente, assunte dai più, proprio dopo la pubblicazione della sua lettera di chiarimenti su quanto accaduto. Nel comunicato della dirigente, infatti, si sottolinea non solo che la scuola, venuta a conoscenza del video il 31 di ottobre, avesse subito convocato un consiglio straordinario dal quale sarebbero poi discesi i provvedimenti disciplinari a carico di due alunni, come sospensione dalle lezioni, ma fossero stati pure interessati della vicenda le famiglie sia della ragazzina bullizzata che quelle dei ragazzi protagonisti dell’azione violenta.
Non solo, la preside Masella avrebbe accusato le testate giornalistiche di diffamazione per come è stata gestita una situazione, lasciando intendere che le stesse avessero dato un preciso taglio agli articoli e cioè insinuando che la scuola avesse assunto un atteggiamento quasi supino nei confronti di un fatto grave. Ribadendo che, invece, da subito, l’istituto ha preso le distanze dall’accaduto, prendendo immediatamente provvedimenti, la Masella ha ricordato che la scuola è più volte impegnata in campagne di sensibilizzazione sul tema bullismo-cyberbullismo e che spesso si trova nella sua funzione educativa a sostituire, suo malgrado, le lacune in tal senso di molte famiglie…continua nel servizio