Inquinamento in Campania, Antelmi: “Qualcosa di indescrivibile”
Considerato il ritorno dell’inquinamento in Campania con l’avvio della Fase 2, il delegato regionale del Wwf Antelmi ha dichiarato che ciò che è accaduto è qualcosa di “indescrivibile”. Ad Ischia individuato uno scarico abusivo.
I cittadini della Regione Campania e le Istituzioni ed enti locali continuano a non tollerare ed accettare il ritorno dell’inquinamento nel territorio. Ciò che era sempre stato ritenuto impossibile, a causa dell’ emergenza Covid-19 è invece diventata una realtà. Pertanto cresce sempre più il desiderio e l’impegno di preservare o meglio, recuperare, l’ambiente sano e sostenibile in cui si è vissuti nelle ultime settimane. Così, anche il Wwf la cui mission è proprio quella di preservare e tutelare il mondo naturale ha fatto sentire la propria voce.
Il commento del delegato campano
Piernazario Antelmi, il delegato regionale del Wwf in Campania, ha infatti dichiarato che ciò che è accaduto è: “Qualcosa di indescrivibile e inaccettabile ai danni dell’ambiente e della natura in Campania. Prima il fiume Sarno, poi i Regi Lagni e infine il fiume Agnena si sono tinti dei colori tipici del peggiore inquinamento e gli odori nauseabondi, per esempio alla foce dell ’Agnena, tra Castel Volturno e Mondragone, sono insopportabili”. Inoltre il coordinatore regionale della vigilanza ambientale della medesima organizzazione, Alessandro Gatto, ha seguito a distanza i rilevamenti della Guardia Costiera e dell’Agenzia regionale protezione dell’ambiente in Campania (ARPAC). Pertanto, il Wwf sta attendendo le relative autorizzazioni da parte delle autorità per l’impiego del proprio personale di vigilanza ( dotate di qualifiche di guardia particolare giurata) per “scendere in campo” e contribuire alle operazioni di controllo e a costituirsi parte civile nei processi contro i responsabili di tali reati. Infatti i vertici regionali concludono commentando: “C’è da evidenziare che si tratta, in tutti i casi di inquinamento del Sarno, dei Regi Lagni e dell’Agnena, di attività di aziende che non rispettano la legge, sia per la quantità di liquami, sia per la rapidità di sversamento degli stessi. Quindi siamo di fronte a reati ambientali gravi. Purtroppo è successo proprio quello che temevamo: il ritorno alla normalità avrebbe avuto conseguenze disastrose per l’ambiente”.
Scarico abusivo ad Ischia
Due giorni fa, nell’isola di Ischia, è stato individuato, grazie alla segnalazione dei cittadini che hanno allertato le Forze dell’ordine, uno scarico abusivo su una delle spiagge i cui liquami venivano riversati direttamente in mare. I responsabili sono stati individuati e denunciato. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che sta da settimane adoperandosi contro tali reati, ha commentato: “L’allentamento del lockdown non deve coincidere con l’allentamento della tutela ambientale. Non possiamo permettere che queste persone distruggano il nostro Pianeta, non più”. Pertanto risulta fondamentale e preziosa la collaborazione delle comunità nella segnalazione di tali reati.
Le indagini nel Sarno
Hanno prodotto risultati le indagini condotte lungo il fiume Sarno effettuate dal reparto del Nucleo operativo ecologico dell’Arma dei Carabinieri dopo che il ministro Costa aveva autorizzato l’avvio. Grazie anche all’utilizzo di immagini satellitari sono stati denunciati dodici soggetti per vari reati ambientali, tra i quali lo scarico illegale nelle acque del fiume e in altre zone della Provincia: ditte di impianti di trattamento rifiuti, un impianto di produzione di biogas, un impianto di lavorazione metalliche e uno stabilimento di produzione di articoli monouso in plastica. Le aziende coinvolte sono ubicate in vari Comuni del territorio: Angri, Cava de’Tirreni, Siano, Polla, Sarno, Scafati e Casal Velino.
Pierfrancesco Maresca