Ludopatia, Sen. Castiello in campo contro il gioco d’azzardo
Idea nata dall’interessamento dell’attivista 5 Stelle Simona Mazzeo
La dipendenza da gioco d’azzardo, la cosiddetta ludopatia, può essere considerata come la malattia più diffusa di questo secolo. Un fenomeno che colpisce un alto numero di italiani in modo trasversale: anziani, studenti, giovani, minorenni. Alcuni enti comunali hanno vietato sul loro territorio la presenza di sale slot o centri atti alla scommessa, stanziando dei fondi per incentivare chi blocca tale pratica.
Anche il governo centrale, targato Lega e Movimento 5 Stelle, sta lavorando in questo senso e il recente Decreto Dignità, voluto dal Ministro Luigi Di Maio, ha dato un importante segnale, assestando un duro colpo al giro del gioco d’azzardo, spesso gestito da associazioni malavitose. Su questa scia ha operato l’attivista del Movimento Simona Mazzeo la quale ha consegnato al Senatore Francesco Castiello che subito ha apprezzato l’iniziativa promettendo di farsene portavoce in Senato.
«Il problema è legato soprattutto alla facilità di accesso al gioco, considerata una pratica lecita – spiega la pentastellata – giocare d’azzardo oggi è semplice come andare ad acquistare sigarette dal tabaccaio. Noi non vogliamo limitare le sale slot, l’occupazione, gli investimenti, l’offerta turistica e di divertimento. Noi vogliamo solo che le persone giochino il loro budget che va calcolato dallo Stato e non dal giocatore stesso autolimitandosi. Riteniamo – continua – che la soluzione o comunque la via per mitigare il problema non sia da rinvenirsi in una riduzione delle sale slot che potrebbe comportare perdite di posti di lavoro, ma nel controllo sulla spesa del giocatore. La nostra proposta di legge sull’impoverimento controllato, già pubblicata sulla piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle, suggerisce l’individuazione, sulla base della dichiarazione dei redditi dei cittadini e dei componenti il nucleo familiare, di una “frazione intoccabile” che non potrà in nessun caso essere destinata al gioco. Ogni cittadino che vorrà giocare d’azzardo dovrà quindi munirsi di un ID personale sul quale sarà indicata la cifra massima spendibile mensilmente e dovrà munirsi di una tessera del giocatore. Ogni qualvolta il giocatore effettuerà l’iscrizione on-line per crearsi un profilo per giocare al termine dovrà obbligatoriamente essere richiesto l’ID giocatore su cui è segnato il limite disponibile. Ugualmente quando un giocatore andrà in una sala slot, l’esercente avrà l’obbligo di chiedere la tessera del giocatore per strisciarla nell’apposito lettore e scalare il credito mensile giocabile. L’apposito lettore sarà collegato con la centrale che gestisce il tutto. Quando un giocatore raggiungerà il suo budget non potrà più giocare. Gli esercenti – conclude – dovranno munirsi di lettore e le tessere saranno rilasciate da uffici comunali o altri uffici preposti con personale qualificato»
È questa la proposta di legge, un possibile emendamento del Dl Dignità, sottoposta a Castiello. «Ne parlerò in Senato – dichiara – il giro di vita legato al gioco d’azzardo è troppo altro. È arrivato il momento di dire basta»