Attualità

Mascherine e guanti gettati: l’allarme di Marevivo

Marevivo onlus ha lanciato l’allarme sullo smaltimento di guanti e mascherine che oramai infestano le nostre strade. I numeri: 90 milioni di mascherine giornaliere usa e getta. Il consigliere campano Borrelli: “Inciviltà”.

In Italia la Fase 2 ha sancito un allentamento delle misure e i dati incoraggianti della curva dei contagi ( e i numeri sui guariti) lasciano intuire che a breve si avvierà la Fase 3. Tuttavia, se il Covid-19 per il momento sembra sempre più contenuto non si può dire lo stesso dell’ambiente. Infatti sui social circolano sempre più immagini che mostrano i dispositivi individuali di protezione (guanti e mascherine usa e getta) infestare il suolo delle città. Basta recarsi per strada per scoprire questo nuovo dramma.

L’appello di Marevivo

Marevivo onlus, un’associazione che ha lo scopo di tutelare e salvaguardare l’ambiente, la flora e la fauna, ha lanciato giorni fa il suo appello alle Istituzioni. Infatti con l’avvio della Fase 2 essa intende portare all’attenzione, anche insieme ad altre associazioni, questa problematica: I rischi ambientali connessi allo smaltimento, dopo il loro utilizzo dei DPI, con conseguente dispersione nell’ambiente e, in particolare, nel mare. Si parla di quasi novanta milioni di mascherine giornaliere, solo in Italia e ci si domanda dove finiranno questi quantitativi enormi dopo l’uso. Cosa si sta pianificando per evitare che DPI magari contaminati finiscano dispersi nell’ambiente? Come si affronta il problema dello smaltimento?”.

La proposta

La Onlus propone quindi di utilizzare e produrre dispositivi con diverse caratteristiche e materiali, così da poter essere di riutilizzo. In effetti, se così fosse, per i consumatori ciò comporterebbe anche un risparmio visto che non sarebbe necessario il riacquisto quotidiano. Per Marevivo: “La sfida che il sistema produttivo è chiamato a raccogliere per lo sviluppo del paese richiede la messa a punto di nuove tipologie di DPI compatibili con l’economia circolare“. Infatti la Onlus ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro dell’Ambiente Sergio Costa e al commissario straordinario Domenico Arcuri. Inoltre, è stata lanciata su change.org anche una petizione dal titolo “basta mangiare plastica!” per richiedere l’installazione dei sistemi di raccolta rifiuti alle foci dei fiumi, cui basta collegarsi dal link presente nel sito ufficiale di Marevivo per firmarla.

Il commento di Borrelli

Anche il consigliere della Regione Campania dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ha riscontrato e commentato questa vicenda nella quale ha notato un segno di inciviltà. Infatti in un comunicato ha dichiarato: “L’esigenza di proteggere la propria persona sembra però non andare di pari passo con la civiltà ed il rispetto dell’ambiente e degli altri e così, come denunciato da numerosi cittadini, le strade del territorio campano sono invase da mascherine e guanti usati abbandonati, così come il mare. L’emergenza sanitaria non deve essere una scusa per dare sfogo all’inciviltà gettando mascherine e guanti di protezione ovunque si voglia. E’ un atto irresponsabile, in questo modo non si fa altro che alimentare la possibilità di far circolare il virus, e ci troveremmo in un circolo vizioso da cui sarà difficilissimo uscirne”. Il consigliere Borrelli si augura che verranno adottate ordinanze apposite da parte dei sindaci e sanzioni maggiori per i responsabili, nonché l’utilizzo di materiale biodegradabile nella produzione di guanti e mascherine.

Pierfrancesco Maresca

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