Mattarella convoca Draghi, Renzi ha mandato a casa Conte. L’ex presidente della BCE alle 12 al Quirinale.
Dopo il fallimento del mandato esplorativo di Fico a causa del continuo gioco al rialzo di Renzi. il capo dello Stato percorre l’agenda urgente del Paese, dalle scadenze del Recovery, alle incognite della pandemia, fino all’allarme sociale e del lavoro. E poi elenca le tempistiche minime che sarebbero necessarie per avviare una nuova legislatura. Per questo motivo, dunque, opta per un governo “di alto profilo che non debba identificarsi con alcuna formula politica” e convoca al Colle l’ex presidente della Bce Mario Draghi.
Si chiude così dunque la crisi politica scatenata da Italia viva. Dopo quattro giorni di consultazioni, Fico è salito al Quirinale per comunicare a Mattarella che allo stato attuale permangono distanze alla luce delle quali non è stato possibile registrare l’unanime disponibilità di dare vita ad una maggioranza. Un faccia a faccia brevissimo, circa 20 minuti, quello tra la terza e la prima carica dello Stato, che sancisce il fallimento dell’esplorazione della terza carica dello Stato. E che ha riconsegnato nelle mani del Quirinale la regia della crisi. Il capo dello Stato aveva già osservato nel pomeriggio ieri come le trattative tra il Pd, i 5 stelle, Leu e Italia viva fossero prossime al naufragio.
Mattarella, dunque, dopo aver incontrato Fico ha quindi riflettuto meno di un’ora prima di presentarsi ai giornalisti e tenere un discorso lungo poco più di sette minuti. Il presidente aveva due opzioni: portare il Paese a elezioni anticipate o nominare un governo tecnico che si occupasse dell’emergenza sanitaria, economico e sociale. Dopo aver spiegato perché non considerava percorribile la prima ipotesi, il capo dello Stato ha comunicato di aver scelto la seconda. Una scelta che, con gli elementi sul tavolo del Colle, sembra quasi obbligata.
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