MOIO DELLA CIVITELLA – “No” del sindaco alla kermesse “ReNotte”

 

“No” del sindaco di Moio della Civitella, Enrico Gnarra, alla manifestazione enogastronomica “ReNotte”, organizzata dall’associazione socio-culturale “Ppelopaese” e in programma nelle serate del 18 e 19 agosto nel centro storico di Pellare.

Varie le motivazioni che hanno spinto il primo cittadino a rifiutare l’iniziativa dei giovani pellaresi, intenzionati a voler riprendere una vecchia festa paesana, che la passata amministrazione aveva vietato per questioni di ordine pubblico e di sicurezza.

Fra i motivi che il sindaco adduce per giustificare il suo rifiuto di realizzare la manifestazione il fatto che l’associazione “Ppelopaese” ha espresso la volontà di istituire concorsi a premi per il miglior vitigno, senza però specificare quali siano le cantine invitate e i produttori coinvolti, annunciando peraltro convegni e seminari, anche in questo caso senza far riferimento agli esperti e ai relatori che sarebbero dovuti intervenire.

Queste motivazioni rappresentano ovviamente solo “il male minore”: pare infatti che il secco rifiuto del sindaco sia dovuto al fatto che la kermesse in questione si inspira chiaramente – già a partire dal nome – ad altre manifestazioni svoltesi in passato, diversamente denominate “Le notti di Bacco” e “ReWine”, che, interrotte da diversi anni, si sono caratterizzate negativamente per il massiccio consumo di vino, con prevedibili effetti sulla salute dei giovani partecipanti, in alcuni casi finiti in ospedale in preda a un coma etilico, in altri casi convolti in risse, poi balzati sotto i riflettori della cronaca provinciale e nazionale.

Andando a ritroso, risale al 2013 una rissa fra persone provenienti dal nolano e turisti di Casal Velino, al 2012 un accoltellamento e al 2011 atti vandalici ai danni di un’autovettura dei carabinieri, intervenuti all’evento per sedare le risse sorte nel corso della manifestazione.

«Si tratta di una manifestazione in cui il massiccio uso di vino mette in pericolo l’incolumità propria e altrui – commenta il sindaco Gnarra – sono aperto a qualsiasi altra manifestazione culturale i ragazzi dell’associazione vogliano proporre, ma non posso dire di sì a qualcosa che metterebbe in discussione la pubblica sicurezza».

La notizia della mancata realizzazione della manifestazione – alla cui organizzazione e messa in opera i giovani di “Ppelopaese” stavano lavorando assiduamente – ha suscitato lo sgomento e l’indignazione non solo degli organizzatori, ma anche e soprattutto dei partecipanti, che hanno ritenuta eccessiva ed esagerata la scelta del primo cittadino.

Emerenziana Sinagra