Morte Maradona, polemiche per gli assembramenti a Napoli
Morte Maradona, polemiche per gli assembramenti a Napoli. Capannelli i varie zone della città. Dallo stadio San Paolo fino ai quartieri spagnoli.
Napoli è in lutto, come giusto che sia, per la morte del più grande calciatore di tutti i tempi. Diego Armando Maradona non è stato solo il numero 10 più forte di tutti i tempi. Per la città partenopea è stato “isso”, colui capace di far emergere sempre più l’orgoglio di essere napoletani nel mondo e in Italia.
Il sindaco De Magistris dopo la morte ha immediatamente proclamato il lutto nazionale mentre De Laurentis è pronto ad intitolare il San Paolo all’argentino.
Napoli, dal canto suo, invece, è scesa in piazza per onorare la sua storia. La città si è trasformata in una grande camera ardente con varie postazioni. Si è partiti dal San Paolo, sotto la Curva B, dove centinaia di persone hanno ricordato Maradona deponendo una sciarpa, un fiore o un ricordo del campione azzurro.
Anche nei Quartieri Spagnoli, dove capeggia lo storico murales del “Pibe” è stata una notte di lacrime. Anche lì però centinai, se non migliaia, le persone che sono andate e venute sempre con il rischio di assembramenti.
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Morte Maradona, polemiche per gli assembramenti a Napoli
Ovviamente non sono mancate le polemiche ricordando che la Campania è in un regime di zona rossa che vieterebbe anche gli spostamenti non necessari al di fuori della propria abitazione. Sui social in tanti hanno espresso preoccupazione e solidarietà verso chi, in questi mesi, non ha potuto dare una sepoltura degna ai propri cari e adesso deve vedere migliaia di persone in strada paradossalmente senza motivo.