New York, i borghi e il cibo raccontano le eccellenze cilentane all’Onu
Storia, tradizione, cultura, natura, borghi e cibo entrano alle Nazioni Unite. Dal 10 al 12 maggio sono state le eccellenze del Cilento a mostrarsi nella Grande Mela, davanti a centinaia tra ministri, delegati mondiali e accademici delle più prestigiose università americane. L’occasione è il Forum dell’ICSB International Council for Small Business che si è svolto a New York tra l’ufficio dell’Onu e la St Jonh’s University, un evento che punta i riflettori su piccole e medie imprese, in partnership con il consiglio internazionale per le piccole imprese, nel quale si sono incontrati ministri, sindaci, accademici, aziende e rettori universitari. Nelle sale dell’Onu con vista straordinaria sulle acque dell’East River al confine estremo dell’isola di Manhattan, il modello Cilento ha riscosso successo.
Sono stati Cono D’Elia, sindaco di Morigerati e Antonio Longo, dell’azienda Santomiele di Prignano Cilento, a presentarlo e rappresentarlo. Il primo cittadino, intervenuto nel corso della seduta dedicata ai sindaci insieme al sindaco di Québec, Kulon Progo (Indonesia), e Stephen Distante, CEO of Vanderbilt Financial Group, ha raccontato gli ultimi 10 anni di Morigerati e Sicilì, dei rapporti con il Wwf Italia, dell’Oasi del Bussento, del legame con il Touring Club per il riconoscimento di Bandiere arancioni, della
capacità di imprenditori e ristoratori e delle loro aziende, dei terreni incolti a cui è stata ridata vita, del Museo etnografico e dell’ospitalità di Paese ambiente; ma anche di iniziative che il Comune accoglie con entusiasmo come Transluoghi e il Festival delle Bande, legame forte di Sicilì con la musica. Un passaggio a 360 gradi sul lavoro fatto e da fare ma soprattutto sulle persone, «l’unico investimento su cui puntare per evitare la desertificazione demografica», ha spiegato D’Elia.
Al termine la firma del documento dei Guiding Principals, per la giornata mondiale dell’Onu per le PMI. Ministri e sindaci presenti alle Nazioni Unite il 12 maggio hanno chiesto all’Onu di impegnarsi a definire una Carta dei principi ai quali i governi dovrebbero adeguarsi per sostenere le PMI nel mondo e il loro ruolo nella sostenibilità e nello sviluppo sociale. La scelta di Morigerati come modello di sviluppo virtuoso, selezionato come unico in Italia, davanti a personalità di oltre 30 Paesi del Mondo, tra sindaci, rappresentati di aziende come Facebook e Amazon, rettori delle università più prestigiose d’America e ministri di Paesi come quello dell’Egitto ed Ambasciatori, ha rappresentato per il piccolo comune cilentano un’occasione unica e irripetibile. A chiudere la plenary di sabato Antonio Longo, titolare insieme a Corrado Del Verme dell’azienda Santomiele, leader nel settore della fichicoltura del Cilento che ha raccontato quello che oggi è l’azienda: due amici, una passione in comune, la produzione di fichi riletta in chiave contemporanea. L’11 maggio alla St Jonh’s University i riflettori sul Cilento Day, un momento importante di promozione per il territorio organizzato dalla Fondazione Grande Lucania Onlus in collaborazione con l’ente Parco, durante il quale attraverso immagini e video ed un buffet curato dallo chef de Il Gattopardo, il cilentano trapiantato a New York, Vito Gnazzo, è stato raccontato un territorio attraverso le sue eccellenze. Luoghi e cibo che hanno incantato gli americani. «Un doveroso grazie al professore Roberto Parente, docente di Economia dell’Università di Salerno per il suo fondamentale contributo nella proposta di Morigerati nel contesto mondiale del Forum ICSB – ha commentato Cono D’Elia – a cui dobbiamo l’impegno e la volontà per aver portato il nostro territorio a New York».