Obblighi vaccinali per gli studenti campani, Cisl: si rischia notevole disagio

La nota Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 7 agosto scorso impone alle scuole di controllare e certificare l’avvenuto adempimento dell’obbligo vaccinale da parte degli alunni da 3 a 16 anni, pena la non ammissione a scuola o il pagamento di una pesante multa.
Il rischio è di un notevole disagio per famiglie e per le strutture amministrative delle scuole a causa della produzione in tempi diversi di autocertificazioni e certificazioni, che andranno peraltro controllate e verificate, non si sa con quali competenze, da parte del personale scolastico. Dirigenti e uffici di segreteria si sono già sobbarcati nei mesi estivi notevoli incombenze e l’inizio del nuovo anno scolastico si prospetta ancora più impegnativo e gravoso.

Il tema in questione è, peraltro, anche assai controverso. Per la Cisl Campana, infatti, ci sono in gioco diritti, come la salute e l’istruzione, di cui occorre trovare la giusta composizione, il tutto in un clima che non aiuta certo a stemperare le tensioni.

“Sull’obbligo vaccinale, sugli adempimenti derivanti dalla normativa e sulle procedure di verifica andrebbe trovata, anche in Campania, una soluzione che semplifichi il compito per tutti”, ha detto il commissario Piero Ragazzini.

“Già in Piemonte, Liguria e Puglia, attraverso protocolli tra Ufficio Scolastico Regionale e Assessorati all’Istruzione e alla Sanità, si è trovato il modo di semplificare le procedure chiedendo alle Asl, ricevuti dalle scuole gli elenchi degli alunni iscritti, di effettuare i relativi controlli e certificare la condizione vaccinale dei singoli studenti. Crediamo che anche nella nostra Regione questa scelta di assoluto buon senso sia presa nella giusta considerazione. Per questa ragione, come Sindacato Confederale, chiediamo al Governatore Vincenzo De Luca di farsi interprete di questa necessità, volta a semplificare il compito delle famiglie e degli Istituti scolastici”.

La Cisl della Campania, pur consapevole della ristrettezza dei tempi, sollecita la Regione e dunque il presidente De Luca anche nella sua veste di Commissario alla Sanità, unitamente all’Assessorato all’Istruzione, affinché le decisioni necessarie siano assunte molto velocemente.