Cronaca

Oggi l’addio a Giorgia, volata dal suo Romeo

Ciao Giorgia, così Pollica ha salutato per l’ultima volta la piccola Giorgia Saja. 15 anni appena finiti tra le rotaie dell’Intercity proveniente da Roma. Una splendida mattinata di sole ad illuminare il giorno dei funerali, il buio nel quale tutta la comunità di Pollica è sprofondata alla notizia della morte di Giorgia, avvenuta tragicamente nel pomeriggio di Sabato.

Agropoli e la sua stazione, il luogo prescelto per dire basta, non un caso, se si pensa che proprio della stessa città era il suo fidanzato, Antonio D’Amico. Era, non perché ex, ma perché anche lui, prima di lei, aveva deciso di mettere fine alla sua vita, sparandosi al poligono di Eboli, a soli 22 anni. Giorgia era una ragazza non solo bella, un fiore che stava sbocciando, ma pure una figlia molto amata, solare, sensibile, legatissima al suo papà, che ora non si dà pace. Come non trovano nessuna spiegazione, consolazione, la famiglia, gli amici, i compagni di scuola. Secondo anno all’Istituto Cenni di Vallo della Lucania, Giorgia era cambiata agli occhi chi di a conosceva, nonostante riuscisse sempre a mascherare il dramma che stava vivendo dietro al suo splendido sorriso.

La sua vita era precipitata dopo il gesto estremo del suo amato Antonio, che, soltanto nel luglio scorso, aveva deciso di mettere fine alla sua vita, premeditandone l’epilogo: si era sparato, al poligono di Eboli, centrando come bersaglio se stesso. Un addio che pare non avesse mai accettato, una separazione che non era stata così netta, brusca, come il dramma consumato: il legame tra i due giovani, sembrava essersi trasformato in qualcosa che, forse, nessuno era riuscito a comprenderne il pericolo: stare insieme sempre, rincontrarsi e riunirsi, in un luogo, un appuntamento certo che li avrebbe visti entrambi presenti, al di là della vita.

E l’appuntamento era sabato, alle ore 16,42, sul binario 2 della stazione di Agropoli. Giorgia ha aspettato il convoglio, l’Intercity per Cosenza. All’annuncio del suo arrivo, al richiamo della voce preregistrata che invita i passeggeri ad allontanarsi dalla linea gialla, l’invito dentro di sé che tutto era compiuto. Che Antonio era arrivato. Giorgia è scesa veloce tra i binari e si è sistemata nel suo ultimo giaciglio, in un attimo, e così ,come per il suo amato, non c’era più. Inutile la frenata disperata del macchinista, vani le grida atterrite dei presenti. Giorgia è volata via, come nella tragedia di Shakespeare. Una storia fatta di tanto amore, della gioia di vivere che si danno per scontati a soli 15 anni, del calore della famiglia, degli amici, degli scherzi tra i banchi di scuola e che invece oggi a Pollica era solo una storia di morte assurda, non calcolata e di tanto tanto dolore.

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