Aumentano in modo significativo i contratti a tempo indeterminato. Più 140.000 unità nei primi 6 mesi.
Sono+ 58% le trasformazioni a tempo indeterminato e sono diminuite del 57,4% le domande di cassa integrazione. Continuano i segnali incoraggianti dal fronte lavoro questo per i pessimisti cosmici che dietro la finestra, nonostante gli sforzi, non riescono a confutare i dati reali.
La strada da percorrere è ancora molta, per ossigenare il mercato del lavoro, sperimentando nuove modalità di accesso sia per i giovani, ma anche per i fuoriusciti dai processi produttivi, nonché per le categorie protette e l’occupazione femminile.
Abbiamo inoltre un gap da recuperare dal passato: tutti coloro ( e sono in molti quelli che mi scrivono) che avevano un’attività commerciale, che hanno poi cessato, e sono privi di ammortizzatore. La platea è ampia.
Urge a livello nazionale grande concentrazione sugli obiettivi e dialogo costante con le regioni.