Parco Elea-Velia: allarme inondazione
Desta preoccupazione lo stato attuale dell’Area Archeologica di Elea-Velia, a rischio invasione d’acqua, a causa delle piogge correnti nei giorni scorsi.
Questo fenomeno, infatti ha provocato ben due volte la chiusura di Porta Marina Sud,uno dei simboli del Parco. La Porta è protetta da una torre quadrangolare, che ha visto due diverse fasi costruttive nei secoli. Questo progetto,però, non sembra aver riscontrato il successo sperato.
Da circa un anno,quindi, sono stati avviati i del progetto “Velia,città delle acque”. Questo prevede attività di tutela e valorizzazione, con l’obiettivo di aumentare la capacità attrattiva del Parco e la fruizione turistica e culturale.
I lavori, del valore di 1.900.000 di Euro, comporteranno la restaurazione delle Terme Ellenistiche , oltre al diserbo della fonte di Hyele, rendendo possibile l’accesso ad un’area molto suggestiva del sito, caratterizzata dalla presenza di una fonte e da complessi sistemi di canalizzazione, a prova della grande capacità gestionale degli antichi eleati, spesso costretti, anche in passato, a convivere con i rischi di dissesto idrogeologico, che spesso gravano sulla città antica.
Al momento sembra che i lavori abbiano portato più disagio che funzionalità all’area archeologica;anche se diversi tour operator, che hanno accompagnato i visitatori a Porta Marina Sud, hanno utilizzato come pretesto il fango e la terra accumulata in quella zona, per spiegare in maniera “didattica” com’è avvenuto l’interramento nei secoli del porto dell’allora Elea-Velia.
Anche in circostanza difficili, insomma, il Parco Archeologico di Elea-Velia si dimostra essere fonte di grande cultura, a disposizione dei più curiosi.
Foto de La Città – scattata da Nicola Salati