A pochi mesi di distanza dal primo, vede la luce il secondo volume della collana editoriale dell’Ente Parco denominata “Quaderni della Biodiversità”, curata da Laura De Riso e Angelo De Vita, e dedicata alle ricerche sulla biodiversità condotte nel Parco.
L’Atlante degli Anfibi del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, di Antonio Romano, è il risultato di un’indagine pluriennale che ha colmato un’importante lacuna nel panorama delle conoscenze naturalistiche dell’area protetta più grande d’Italia (180.000 e più ettari di territorio e 9.000 ettari di aree marine).
Gli Anfibi sono il taxon di vertebrati a più altro rischio di estinzione su scala mondiale. Conoscenze approfondite sulla loro distribuzione sono una componente fondamentale per attuare concrete strategie di conservazione. Con estremo rigore scientifico ma anche chiarezza divulgativa l’autore illustra le 11 specie di anfibi censite nel territorio del Parco e la loro distribuzione, fornendo inoltre un’ampia mole di aggiornatissime informazioni sulla loro tassonomia, biologia ed ecologia. Il volume, inoltre, include un’approfondita ed esauriente analisi storica delle ricerche erpetologiche nel territorio attualmente di pertinenza del Parco, dalla fine del ‘700 alla prima decade del XXI secolo.Di estremo pregio è il lavoro svolto per cui qualunque ricerca (genetica, scheletrocronologica, etc.), anche temporalmente non vicina, che abbia interessato seppure in modo marginale popolazioni o individui di anfibi del Parco, è criticamente inserita e discussa nelle schede delle specie interessate.
La ricca bibliografia che conclude il volume è l’effetto più evidente di questo minuzioso lavoro di ricerca non solo, evidentemente, di campo. L’elemento di analisi “locale”, nella sua trattazione organica e di confronto con altre realtà a livello nazionale o estero, eleva questa opera a più che un semplice atlante distributivo. Infine, gli elementi di conservazione pratica sono citati per ogni specie nel contesto territoriale e alla fine del volume l’enorme mole di dati è elaborata e restituita con grafici e indici per fornire un quadro analitico dello status di minaccia degli anfibi nel territorio dell’area protetta.