Le primarie aperte del Partito Democratico tenutesi domenica 26 febbraio hanno incoronato Elly Schlein, diventata nuova segretaria nazionale. La deputata ha sovvertito il pronostico, che la dava sfavorita, dopo che il rivale Stefano Bonaccini, governatore dell’ Emilia Romagna, aveva prevalso tra gli iscritti nelle cosiddette convenzioni di circolo.
Schlein non sfonda al sud ed in Campania
La formula ormai canonica delle primarie aperta ai simpatizzanti e non solo agli iscritti ha ribaltato la situazione con la Schlein che è stata percepita come maggior interprete del possibile cambiamento di linea politica del partito. Al sud, tuttavia, la nuova segretaria non ha sfondato nei consensi, anzi, è finita sostanzialmente indietro.
La situazione nel Cilento
Nei centri più popolosi del Cilento è finita fortemente indietro. Ad Agropoli percentuale bulgara per Bonaccini, circa il 90% su 1200 abitanti, oltre 1000 voti anche a Capaccio Paestum per il presidente regionale. In questi due centri è preponderante la leadership politica del presidente della provincia Franco Alfieri che appoggiava Bonaccini in linea con Vincenzo De Luca. Diverso il discorso a Vallo della Lucania. Nel seggio dell’ex convento dei Domenicani a prevalere è stata la Schlein con 97 preferenze, mentre 82 sono stati i voti per Bonaccini. A Pollica, Atena Lucana (differenza minima di tre voti) e Vibonati, avanti Bonaccini, mentre a Sala Consilina, Polla, in questo caso molto nettamente, e Camerota a prevalere è stata Schlein.
Il quadro nel quale opererà
C’è attesa, in ogni caso, per vedere la nuova segretaria all’opera. Schlein dovrà operare in un contesto di grave difficoltà del partito, ma avrà il vantaggio di poter lavorare alla ricostruzione da una posizione di minoranza parlamentare, situazione che le agevola il compito.