Pisciotta, comune chiede custodia di beni culturali ritrovati nelle acque territoriali
La missiva del sindaco Liguori
Nei giorni scorsi il comune di Pisciotta, retto dal sindaco Ettore Liguori, ha elaborato una particolare richiesta. L’Ente, infatti, a seguito di un importante ritrovamento di natura archeologica effettuato nelle acque comunali alla fine dello scorso mese, ha infatti chiesto la custodia dei reperti rivenuti.
Si chiede custodia in palazzo Marchesale
L’obiettivo, infatti, è quello di custodirli presso palazzo Marchesale, una splendida struttura che risale al Settecento, che è di proprietà del Comune. La missiva è stata spedita e firmata dal primo cittadino, ex presidente della Provincia di Salerno dal 1993 al 1995 nonchè Senatore della Repubblica dal 2001 al 2006 nel corso della XIV Legislatura nel gruppo parlamentare, allora de La Margherita, alla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino.
Il pregio dei relitti
Si attende ora la risposta da parte di Via Tasso: i relitti sono infatti da considerare di indubbio pregio, risalgono infatti dal secondo al primo secolo avanti Cristo e sono di una nave romana che ha perso delle anfore: è stato proprio da queste che si è potuto quindi risalire alla vera proiezione temporale delle stesse. Nel frattempo il Comando dell’ufficio circondariale marittimo di Palinuro, ha vietato l’ancoraggio, la sosta e la pesca nelle zone del relitto, ma l’Ente vuole cercare di valorizzare al meglio i beni culturali ritrovati poichè mantenerli in paese significherebbe aumentare le visite anche in un periodo non propriamente definito di alta stagione.