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Politica cilentana sempre più divisa

Politica cilentana sempre più divisa. Alta Velocità, botta e risposta e adesso le parole sui compianti Vassallo e Valiante.


Quello che stiamo assistendo è forse il momento storico peggiore per la politica cilentana degli ultimi dieci anni. Uno scontro continuo nato con la questione alta velocità e adesso, non si sa come, giunto sino agli operati dei compianti Angelo Vassallo e Simone Valiante.

Ma per fare chiarezza è necessario iniziare dal principio. La prima spaccatura, in sostanza tra amministratori dell’alto e basso Cilento, è avvenuta dopo quello che il sindaco di Agropoli Adamo Coppola ha definito un blitz. Ovvero l’incontro tenutosi a Roma tra una delegazione di sindaci del basso Cilento e i dirigenti di RFI. Sul tavolo il percorso dell’alta velocità e la richiesta di includere almeno una fermata a Sapri nel tragitto che ormai dovrebbe essere definito e passare per il Vallo di Diano e non più per la variante Ogliastro – Sapri.

Le parole di Coppola su Vassallo

L’incontro, come detto, ha suscitato malumori in più di un esponente politico della zona a nord del nostro territorio. Ma come detto questo è stato solo l’antipasto di quanto poi visto successivamente. A scaturire ulteriori polemiche è stato il commento di Adamo Coppola, sabato mattina in Consiglio Comunale, su Angelo Vassallo e sulla sua politica riguardante soprattutto la gestione della Corisa4. «Mi sono trovato a conoscere Angelo Vassallo. Io ero appena entrato in politica, lui era già navigato. L’ho incontrato nel Corisa4. Gestiva gli equilibri politici del Consorzio». Su quest’ultimo ente precisa: «Il Corisa4 è stato il più grande carrozzone politico ed economico della Provincia. Ancora oggi ci sono buchi spaventosi da mettere a posto che metterebbero in ginocchio la Regione Campania».

«Lì Vassallo gestiva gli equilibri politici per conto di Antonio Valiante. Le persone del territorio a cui chiedevo di lui mi dicevano di stare attento perché era nemico di Agropoli, perché nella logica dello scontro Vallo – Agropoli era schierato da quella parte, quindi politicamente era una persona che non ha agevolato l’alto Cilento e io mi sono trovato a combattere politicamente contro quel tipo di gestione perché danneggiava la mia città».

La risposta di Simone Valiante

Non si è fatta attendere la risposta di Simone Valiante, ex deputato PD alla Camera. “Sono veramente stravolto ed inorridito per questo linguaggio che tra l’altro riguarda due persone che non ci sono più e che fino a prova contraria hanno fatto la storia di questa terra. Sono inorridito perché mi sembra, tra l’altro, di aver conosciuto un’altra persona, Adamo, in quelle poche occasioni nelle quali i nostri scambi di opinioni sono stati sempre cordiali”.

Sono, in realtà, amareggiato, sorpreso e francamente disgustato – ha proseguito Valiante – per un linguaggio che colpisce uomini che non ci sono più. Avevamo capito da tempo che la politica era in affanno, ma c’è un limite alla decenza. Ad Adamo, infine, ricordo che “gestire per conto di” non è un linguaggio ed un metodo che ci appartiene. Ognuno si abitua a qualcosa, evidentemente, ma ognuno di noi ha abitudini diverse, grazie a Dio. Qualche volta, insomma, contare fino a tre e poi contare le pecorelle, se non basta contare fino a tre, è sempre meglio di sparare cazzate in libertà, Adamo, con affetto“.

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