Una fuga durata meno che quella in macchina. Preso il terzo bandito che ieri ha messo a segno una rapina a mano armata presso la gioielleria Non solo Oro di Marina di Casal Velino. Due dei tre giovani, un trentanovenne di Eboli, un poco più che ventenne di San Giovanni a Teduccio, erano stati già intercettati da una pattuglia all’altezza di Prignano Cilento, sulla Cilentana a pochi minuti dal colpo.
L’altro uomo, un ragazzo di appena diciotto anni si era dato alla fuga, a piedi, disperdendosi tra la vegetazione portando con sé parte della refurtiva. Una fuga durata davvero poco ed infatti anche per il terzo bandito non c’è stato scampo, braccato dalla forze dell’ordine, dai militari della Compagnia del Bivio d’ Acquavella, Vallo della Lucania e dalla Polizia stradale, il ragazzo ha raggiunto i suoi sodali presso il carcere della città dove attenderà il processo per direttissima.
La vicenda si è conclusa nel giro di qualche ora, veloce così come era cominciata l’azione delinquenziale dei tre balordi, in parte già conosciuti alle forze dell’ordine perché pregiudicati. Ieri mattina, alle 8,15 circa, il titolare della gioielleria, nell’atto di aprire la saracinesca era stato raggiunto alle spalle dai re, incappucciati e muniti di pistola. Attimi terribili, perché Arturo Giovazzino, da tempo residente a Casal Velino e molto conosciuto, pensava ad uno scherzo di qualche amico. Un presunto scherzo rivelatosi un incubo quando, nell’atto di girarsi, si è trovato puntata un arma in viso, dietro l’intimidazione di aprire la porta del negozio.
Una furia cieca, quella dei tre, che in pochi attimi hanno rastrellato le vetrine, un tempo brevissimo per accedere alla cassaforte perché, nel frattempo, i dipendenti del supermercato di forte alla gioielleria, avevano visto tutto e prontamente chiamato il 112. Allertati dalle richieste di aiuto i tre sono fuggiti di corsa lasciando cadere anche alcuni monili nel tratto che li separava dall’auto. Un auto che per colore e cilindrata, rosso fiammante per all’Atos Hyundai, li ha portati dritti al posto di blocco immediatamente attivato: la via di fuga prescelta, l’unica strada a scorrimento veloce, si fa per dire, per e dal Cilento costiero è proprio la Cilentana. Ed è allo svincolo di Prignano che lo start iniziale ha trovato la sua fine.