“Abbiamo fatto osservazioni e quella costruzione non ci sembra opportuna” Così Tommaso Pellegrino, presidente del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano ed Alburni, di risposta a quanto detto soltanto ieri dall’Ufficio tecnico del Comune di Vallo della Lucania.
Nella mattinata di ieri, infatti, presso l’Ufficio Tecnico del comune erano state confutate non solo tutte le dichiarazioni rese dall’ingegnere Luca Lombardi riguardo all’approvazione del Piano urbanistico attuativo del comparto V1.6 quello relativo all’area individuata fra Via Palumbo – Via Mainenti, cioè il terreno adiacente alla sede dell’ente Parco, ma pure mostrati tutti i pareri al progetto. L’area del comparto, indicata come “giardino all’italiana”, parte integrante della proprietà del Palazzo Mainenti, sede del Parco nazionale, dall’ingegnere Lombardi, secondo l’ufficio tecnico invece sarebbe un’affermazione falsa. Il terreno sarebbe di altra proprietà, in un primo momento degli eredi Mainenti, poi di una queste e dei costruttori Rispoli e Di Bartolomeo.
Una proprietà in parte ceduta al comune di Vallo della Lucania che, in cambio dell’acquisita altrui capacità volumetrica, si riserverà di riqualificarne gli arredi, come la fontana. Cioè soltanto una parte di quel terreno sarà oggetto di edificabilità, mentre la restante, sarà destinata ad area verde di pubblico interesse, con la conservazione degli arredi storici. L’ufficio tecnico, secondo i documenti mostrati, è in possesso di tutti i pareri, finanche del via dell’Ente Parco che, dopo il nulla osta, poi interrotto da procedimento di opposizione in autotutela, avrebbe nuovamente prodotto nulla osta alla realizzazione del complesso residenziale. Soltanto 24 ore dopo, arriva la risposta del Presidente del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni a quel nulla osta dell’ente che presiede, agli atti dell’ufficio tecnico del comune di Vallo della Lucania che, secondo Pellegrino, invece, non sarebbe stato rilasciato.