Riapre la scuola, cosa è cambiato rispetto metà ottobre?
Riaprono le scuola, cosa è cambiato rispetto a fine ottobre? Come sono i dati sul contagio rispetto alla chiusura dovuta alla seconda ondata?
Da questa mattina alunni della scuola dell’infanzia e delle prime due classi della scuola primaria sono tornati in aula abbandonando la tanto discussa didattica a distanza dopo poco più di due mesi, comprese le vacanze di natale.
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Riaprono le scuola, cosa è cambiato rispetto metà ottobre?
Il ritorno in classe è stato come sempre molto combattuto tra chi, insicuro della situazione covid, voleva il protrarsi della dad, e tra chi non vedeva nessun rischio di contagio all’interno dell’ambito scolastico.
Analizzando però i dati statistici, almeno quelli riguardanti i contagi, un quadro delle generale, e soprattutto un termine di confronto tra oggi e l’allora possiamo pur sempre provare a farlo.
Il 16 ottobre, giorno della chiusura in Campania, si registravano all’interno del territorio regionale 1262 nuovi contagi su 14222 tamponi effettuati per un tasso di contagio dell’8,87%. Nella giornata di ieri invece sono stati 1253 i nuovi contagi su 15411 test effettuati. La percentuale tra tamponi e test effettuati e pressoché la stessa, precisamente l’8,13%.
In Italia, invece, il 16 ottobre furono poco più di diecimila i contagi da coronavirus mentre ieri il bollettino della protezione civile ha fatto registrare ben ottomila positivi in più. La situazione, di certo, non è proprio la stessa perché a fine ottobre vi era una curva chiaramente ascendente mentre oggi viviamo in un’altalena di numeri che ha permesso una parziale ripartenza ma di certo non ha dato grande stabilità a chi è costretto a prendere la decisioni più importanti per il nostro paese.
Insomma, tutti in classe, o almeno gradualmente come ha previsto la Campania dove entro fine gennaio, se i dati lo permetteranno, si arriverà al ritorno delle lezioni in presenza anche della scuola secondaria di primo e secondo grado.
Nel Cilento, infine, e nel territorio limitrofo la chiusura delle scuole è stata prorogata a Castellabate e Roccadaspide dove in entrambi i casi i contagi da covid sono schizzati nelle ultime settimane a causa di due focolai che hanno generato situazioni per le quali i due sindaci hanno preferito prorogate il regime di didattica a distanza.