Salerno, al via le celebrazioni di San Michele Arcangelo

La cerimonia religiosa nel Duomo

Venerdì  29 settembre la Polizia di Stato celebrerà il suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo. La cerimonia religiosa si terrà alle ore 11.00 nella cappella dei Crociati, all’interno del Duomo di Salerno, con una Messa solenne officiata da Mons. Andrea Bellandi, Arcivescovo Metropolita, coadiuvato dal Cappellano della Polizia di Stato don Giuseppe Greco. Per l’occasione è prevista la partecipazione di rappresentanze del personale della Questura di Salerno, degli Uffici delle Specialità, dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, dei familiari delle “Vittime del Dovere” e dei “Caduti in Servizio”, nonché di autorità civili, militari, religiose e di cittadini e associazioni. Per dare risalto alla ricorrenza, davanti al Duomo saranno allestiti degli spazi illustrativi curati dagli operatori della Polizia Scientifica, della Polizia Cibernetica, della Polizia Ferroviaria e della Polizia Stradale che interagiranno con una delegazione di alunni della scuola primaria (circa 120 ragazzi). Verranno schierati, inoltre, i mezzi in dotazione alla Polizia di Stato, con la presenza dell’unità cinofila e della pattuglia a cavallo. 

San Michele (il nome in ebraico suona come “Mi-ka-El” e significa “Chi forte come Dio”) è un Santo molto venerato e non solo in Italia. Gli è attribuito il titolo di arcangelo, lo stesso con cui sono designati Gabriele (forza di Dio) e Raffaele (Dio è il guaritore). San Michele era considerato dagli Ebrei come il Principe degli Angeli, protettore del popolo eletto, simbolo della potente assistenza divina nei confronti di Israele. Nel Nuovo Testamento è presentato come avversario del Demonio, vincitore dell’ultima battaglia, come narrato nel Capitolo XII del Libro dell’Apocalisse.

Il culto è di origine orientale. L’Imperatore Costantino I, a partire dal 313 d.C., gli tributò una particolare devozione che, alla fine del V secolo, si diffuse rapidamente anche in tutta Europa in seguito all’apparizione dell’Arcangelo sul Gargano in Puglia di cui testimonia la tradizione popolare. La storia è ricca di episodi relativi alle apparizioni dell’Arcangelo Michele. Innumerevoli sono i Santuari, le Chiese, gli Altari a lui dedicati nel Mondo. In Italia viene celebrato in oltre sessanta comuni. L’immagine dell’Arcangelo Michele, sia per il culto che per l’iconografia, si ispira ai passi dell’Apocalisse.

E’ comunemente rappresentato alato, in armatura con spada o lancia con cui sconfigge il demonio (che può avere sembianze di drago o di serpente). È Principe e Comandante della Milizia Angelica a cui è stato dato il compito da Dio, nel combattimento tra il bene e il male, di ingaggiare la battaglia finale contro il Principe delle tenebre, fino ad espellerlo dal Paradiso celeste e sprofondarlo nell’Inferno insieme agli altri Angeli ribelli. A volte viene raffigurato con in mano una bilancia con la quale pesa le anime prima del Giudizio. Per i Cristiani l’Arcangelo Michele è il più potente difensore del popolo di Dio. Per queste sue virtù eroiche è stato proclamato patrono e protettore della Polizia di Stato da papa Pio XII il 29 settembre 1949 in omaggio alla “lotta” che il poliziotto combatte tutti i giorni al servizio dei cittadini e per tutelare e proteggere l’ordine pubblico e l’incolumità delle persone.

«Non sorprende pertanto che i preposti al Corpo di Polizia di Stato, in considerazione del grave ed impegnativo compito affidato ai vari reparti di agenti di polizia a pro del bene comune e nell’interesse dei cittadini preoccupati nel contempo della loro integrità sia fisica che morale, abbiano avuto caro di poter invocare come Patrono presso Dio dello stesso Corpo l’Arcangelo Michele». (Passo tratto dalla Bolla Providentissimi Dei est di Papa Pio XII, del 1949). (comunicato stampa)