Si tratta di due sodalizi criminali con due capi distinti ma un unico scopo, fare affari con l’hashish “marocchino” assai redditizio, comprato a circa duemila euro al chilo e rivenduto a più di 10 euro al grammo).
La droga doveva essere importata direttamente dal nord Africa a Roma e da lì spacciata nelle piazze di Salerno e dell’Agro Nocerino Sarnese.
Il piano, ben architettato, è stato mandato all’aria dalla procura di Salerno e dalla direzione distrettuale antimafia che ieri mattina, dopo due anni di indagini, hanno delegato la squadra mobile della questura di Salerno l’esecuzione di 14 misure cautelari personali, di cui 12 in regime di detenzione in carcere e due degli arresti domiciliari per i reati per associazione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti più aggravanti.
Undici ordinanze sono state eseguite, mentre 3 restano latitanti.
Le indagini della polizia di Stato hanno permesso di scardinare due distinte associazioni finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti, una composta da cittadini italiana, un’altra da cittadini marocchini, entrambe dedite al traffico di droga proveniente dal Marocco e destinato al mercato del capoluogo e della provincia di Salerno, in particolare Scafati, Nocera Inferiore e Pagani.
Quello fermato era un traffico di diversi milioni di euro. Il materiale sottratto alla malavita nel corso degli ultimi sequestri ammonta a oltre cento chili, per un valore complessivo di un milione e centomila euro.
In carcere sono finiti Luca Franceschelli di 29 anni e Hassan El Ghali di origine marocchina ma residente a Pagani. I due sarebbero al vertice dei sodalizi criminali. Insieme a loro, dietro alle sbarre sono andati i salernitani Antonio Franceschelli di 26 anni; Fabio Salzano di 22 anni, Antonio Esposito di 24 anno; i nocerini Antonio D’Elia di 39 anni, Bruno Petrosino di 47 anni; Francesco D’Elia 34 enne; Abddelhadi El Ghali di 32 anni e Mohamed El Ghali di 36 anni.
Agli arresti domiciliari è finito Egidio Francesco Napoleone di 51 anni.
Tre cittadini marocchini, invece, sono sfuggiti alla cattura. A mettere sotto scacco i due sodalizio l’arresto in flagranze di reato di Antonio Franceschelli e Abdelhadi El Ghali che nella serata del 6 novembre 2014 vennero presi dagli agenti della squadra mobile e trovati in possesso non solo di 20 chili di hashish ma anche di 33.900 euro in contanti. Quindi la decisione di svolgere indagini più articolate mediante servizi di intercettazione e pedinamento che hanno poi portato alla scoperta dell’esistenza di un vero e proprio organigramma delle due associazioni, strutturate con precisa suddivisione di compiti e mansioni.
