Tanta la partecipazione al presidio organizzato ieri mattina dal Sindacato dei giornalisti della Campania e dalla Federazione nazionale stampa italiana davanti alla procura di Salerno per protestare contro il sequestro del cellulare della giornalista de La Città, Rosaria Federico.
Al di là dell’assenza dei politici – i primi che sono sempre pronti a chiedere visibilità e spazio sui giornali – non sono mancate azioni concerete di solidarietà, a partire proprio da chi, in queste ore, sta vivendo il dramma disoccupazione. Fra questi i dipendenti delle Fonderie Pisano, il cui futuro è appeso a un filo, che non hanno esitato a sostenere, assieme ai giornalisti, lo striscione con su scritto “No censure”.
La manifestazione di protesta si è svolta mentre a Napoli era in corso la perizia sul telefono della collega assistita dal perito del sindacato, Antonio Montisano. “
Durante la manifestazione, al fianco di Rosaria, contro ogni forma di censura e in difesa della libertà di stampa c’erano i vertici del Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, Claudio Silvestri, Armando Borriello e Antonio Prigiobbo, il consigliere nazionale della Fnsi, Gerardo Ausiello, i giornalisti de ‘La Citta”, con il direttore Stefano Tamburini, e i colleghi di tutte le testate. Presente anche il presidente dell’Ordine della Campania, Ottavio Lucarelli”.
I cronisti, proprio davanti all’ingresso della procura, hanno srotolato uno striscione che richiamava l’articolo 21 della Costituzione. Al termine del presidio una delegazione ha chiesto, come stabilito in un precedente incontro con il procuratore Corrado Lembo, di essere ricevuta dallo stesso Lembo. Ma il capo della procura ha fatto sapere di essere impegnato in una riunione.
A Salerno è arrivato anche il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, che ha fatto visita alla redazione de “La Città”, in sciopero da sabato “per le delicate e gravissime vicende che riguardano il cambio di proprietà”.
Giulietti, anche a nome del segretario generale Raffaele Lorusso e di tutta la giunta della Fnsi, ha espresso “la vicinanza attiva del sindacato dei giornalisti italiani, che ha messo a completa disposizione della redazione il pool di professionisti e legali guidati dalla professoressa Marina Castellaneta”.
“Quella del sequestro del cellulare – affermano il segretario generale e il presidente della Fnsi – non è una vicenda che riguarda solo Salerno. Sono in atto, in vari luoghi e in vari modi, azioni per disattivare il segreto professionale compromettendo il libero esercizio del diritto di cronaca. Di questa questione investiremo il ministero della Giustizia e quello dell’Interno”. Intanto, sul caso “è già stato presentato un esposto al Csm”.
Emerenziana Sinagra