Oltre 10 tonnellate di rifiuti raccolti in mare dai pescatori e smaltiti secondo le procedure di legge, recuperando i materiali riciclabili. E’ questo il positivo risultato raggiunto a Salerno, dagli addetti della cooperativa Salerno Pesca, impegnata nel progetto Blu Mater di Unci AgroAlimentare.
Nel dettaglio sono precisamente 7.130 chilogrammi di rifiuti indifferenziati e 3.250 di rifiuti plastici, che saranno trasformati in materia prima seconda, prelevati e registrati dall’azienda incaricata della raccolta e dello smaltimento di quanto è stato conferito nel corso delle operazioni del progetto, nei cassonetti appositamente installati sulla banchina del porto della città campana.
L’esperienza maturata potrà fare da battistrada ad una organizzazione istituzionale del servizio, soprattutto dopo la campagna di sensibilizzazione che ha coinvolto gli addetti ai lavori del settore, sulle ricadute negative dell’inquinamento e sulla necessità di interventi specifici, che d’altra parte i pescatori hanno potuto da tempo constatare sul campo e rispetto ai quali si sono sempre dimostrati attenti.
Le metodiche sviluppate per Blu Mater, sia nell’area del Golfo di Salerno che nell’Alto Adriatico, insieme al monitoraggio effettuato sulla tipologia dei rifiuti, sulle criticità e sulle operazioni di raccolta, costituiranno una base concreta, con presupposti scientifici, per definire strumenti di azione utili anche per il resto del Paese ed un riferimento per individuare le principali fonti di inquinamento, sulle quali agire adeguatamente.
Dell’inizativa, dei risultati raggiunti a Salerno, ma anche sulla costa adriatica, con il progetto BluMater, se ne discuterà in un convegno, previsto a Ferrara per il 3 novembre, con la presenza dei vertici nazionali dell’Unci e dell’Unci AgroAlimentare, al quale parteciperà anche una delegazione di pescatori, guidati da Ivo Gentile Pellegrino, e di tecnici della cooperativa Nisea. (comunicato stampa)