Si profila una vera e propria emergenza idrica per tante famiglie salernitane, e ciò in conseguenza di alcune novità introdotte dalle ultime disposizioni legislative che rivoluzionano il rapporto con l’utenza nell’erogazione di acqua in caso di morosità.
A denunciarlo è il Comitato Acqua Pubblica Salerno. «Veniamo a conoscenza attraverso il sito della Salerno Sistemi – si legge in una nota – che in caso di morosità si procederà al distacco della fornitura dell’acqua. Il comitato, come tutto il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, condanna tale atto in quanto l’acqua è un bene essenziale alla vita, quindi un diritto inviolabile. Non si può essere così restrittivi in un momento di crisi in cui molte famiglie si ritrovano in difficoltà nel pagamento delle utenze e quindi infierire su un bene indispensabile come l’acqua».
L’allarme è legato a novità introdotte dall’ultima legge di stabilità. «Il 13 novembre scorso la Camera ha approvato il Collegato Ambientale alla legge di stabilità 2014 – spiega Lucia Capriglione – cancellando un articolo che impediva i distacchi del servizio idrico e garantiva il diritto all’acqua tramite il minimo vitale».
Ai morosi veniva garantita un’erogazione minima essenziale per la sopravvivenza.
L’articolo 26, denuncia il Comitato Acqua Pubblica Salerno è stato cancellato «con una modalità poco trasparente». «Infatti – prosegue la nota – nonostante in un primo momento sia stato oggetto di discussione e modifiche con intenzioni migliorative, successivamente è stata imposta la sua cancellazione in Commissione Ambiente senza ulteriore possibilità di approfondimenti e dibattito neanche da parte dell’aula». Uno «schiaffo in faccia alle migliaia di famiglie colpite, giornalmente, dai distacchi idrici da parte di gestori», denuncia il Comitato, che si spinge anche oltre nella denuncia: «il Governo Renzi lavora alle nuove privatizzazioni» e «vuole rendere il servizio idrico ancor più appetibile alle lobbies economiche e finanziarie, cercando di dimostrare che l’acqua non è un diritto, ma una merce come le altre», in barba al referendum del 2011.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua si sta già mobilitando per far sentire la propria voce e chiedere una modifica al testo legislativo. Intanto però il Comitato Acqua Pubblica Salerno lancia un appello alla Salerno Sistemi: quello «di non violare il diritto alla vita», non effettuando distacchi ma applicando il riduttore di flusso ai 50 litri procapite al giorno «indispensabili alla salute e all’igiene, come sancito dall’Onu». Il sito web per ora non lascia spiragli: in caso di morosità, il servizio di fornitura «sarà sospeso», senza riduttori di flusso e senza minimi garantiti. E la riattivazione costerà 92 euro.