San Mauro Cilento sembra sia tornata indietro nel tempo. Correva l’anno 2007 e la Campania attraversava un dei periodi più bui della sua storia.
Cumuli di immondizia troneggiavano per le strade di Napoli e comuni limitrofi, una situazione che mise a dura prova l’igiene, la pulizia della città e la stabilità sia del governo centrale che quello regionale. La medesima situazione si riscontra oggi nel centro cilentano dove la spazzatura la fa da padrone.
Problematica doppia dal momento che in questo periodo il borgo arroccato sul Monte Stella si trasforma in meta turistica marittima grazie alla frazione di Mezzatorre, ambito luogo di vacanza premiato anche con la Bandiera Blu. A pochi passi dal mare cristallino, però, i turisti possono ammirare i maleodoranti rifiuti con relativi ospiti animali che fanno capolino tra i sacchetti. Alla base dell’emergenza il terremoto giudiziario che nel mese scorso si è abbattuto su San Mauro Cilento quando sindaco, assessori e alcuni consiglieri furono arrestati, poi scarcerati, insieme all’affidatario dell’appalto per la gestione dei rifiuti solidi urbani.
Il commissario prefettizio Francesca Giovanna Buccino che tiene le redini dal comune da circa un mese ha avviato una nuova procedura di gara per l’assegnazione dell’appalto. Una situazione non facile perché è difficile che un’azienda si impegni per raccogliere i rifiuti soltanto in un piccolo comune, anche difficilmente raggiungibile. Alla luce di ciò è scontato che i tempi per risolvere l’emergeza non saranno certo brevi e l’estate 2018 di san mauro e Mezzatorre è ormai segnata.
Alcuni turisti hanno tra l’altro deciso di abbandonare la località marittima e recarsi altrove, in un luogo in cui il minimo rispetto per l’ambiente e per chi vive il paese è rispettato. In questo periodo, tra l’altro, la popolazione sanmaurese, tra residenti e non, è ancora in numero controllato ma con l’arrivo dei mesi estivi, a partire dalla metà di luglio, esso potrebbe addirittura triplicare. Non c’è dunque tempo da perdere, da parte di nessuno.
