Sanza: 90 nuovi migranti a Sanza? Il sindaco notizie false “Il comune già ospita circa 100 profughi”
Nessun nuovo arrivo di migranti è previsto a Sanza dove già sono ospitati circa 100 giovani richiedenti asilo, in due diverse strutture nel programma di accoglienza della Caritas. Il Comune di Sanza di recente ha aderito allo SPRAR sulla base dei numeri che vedono la comunità di Sanza già enormemente sovraesposta in tema di accoglienza. Del tutto infondata dunque la voce fatta circolare, probabilmente in modo pretestuoso, da soggetti che hanno tentato di fomentare la cittadinanza con l’affermazione che a giorni sia previsto l’arrivo di 90 nuovi migranti a Sanza.
“Nulla di più falso – ha riferito il sindaco di Sanza Vittorio Esposito – nessun nuovo arrivo di migranti è previsto nella nostra comunità; nessun programma in tal senso è stato attivato dalla Caritas con la quale collaboriamo da oltre dieni anni. Sono molto rammaricato che ci possa essere chi, a Sanza, utilizza questi mezzucci di propaganda per creare preoccupazione e sentimenti omofobi. Vorrei ricordare a coloro che in queste ore stanno artatamente diffondendo il seme della paura che la nostra comunità, prima di tantissime altre, si è aperta all’accoglienza, qui vivono cittadini stranieri perfettamente integrati, giovani che lavorano e vivono la nostra comunità. A questi si aggiungono circa cento giovani che sono attualmente ospitati in due diverse strutture, curati dalla Caritas, sotto l’attenta sorveglianza delle forze dell’ordine che ringrazio per il loro lavoro” ha aggiunto il sindaco Esposito.
Lo sforzo ora dell’amministrazione comunale è far si che si apra un dialogo istituzionale che porti a velocizzare i tempi di attesa per il riconoscimento dello status di rifugiato e richiedente asilo. “Quel che ci preoccupa è che questi giovani restino così, fermi, con le loro vite sospese, in attesa che la burocrazia faccia il proprio lavoro. Chiediamo al Prefetto di agevolare le procedure che consentiranno poi a questi giovani di trovare la propria strada, di lasciare se lo vorranno le strutture che li ospitano e magari di trovare la loro vita, un lavoro, un luogo dove poter vivere da cittadini liberi, in Europa, insomma ovunque vorranno andare. Sono queste le preoccupazioni che dovrebbero afollare la mente di chi, invece, spende le sue energie a fomentare la gente, a creare allarmismo” ha concluso il sindaco Esposito.