Tutto pronto per il Metrò del Mare. Porti puliti, biglietti stampati, pubblicità, dichiarazioni di politici, presidenti, sindaci, albergatori, ristoratori, tutti felici e contenti per la ripartenza di un servizio importantissimo per tutto il territorio e per la costa cilentana. Ognuno di loro, però, deve frenare l’entusiasmo o almeno rinviarlo, con la speranza che non sia immutato. Il tanto declamato Metrò del Mare che avrebbe dovuto collegare Sapri con le Isole Eolie non leva le ancore. La motivazione di tale stop, come ogni iniziativa che si rispetti nel Bel Paese, subirà il ritardo per una questione meramente logistica e di lentezza burocratica.
Al porto della città della Spigolatrice non vi è un distributore di carburante e per il rifornimento si è resa necessaria la presenza di un’autobotte. Per fare ciò, però, è obbligatorio un permesso particolare che il comune dovrebbe concedere non senza aver valutato prima le pericolosità della situazione. I vertici dell’Alicost, la compagnia che gestirà i collegamenti, fa sapere che in questi giorni è impegnata a risolvere tali inghippi e che con ogni probabilità i termini del 7 luglio non potranno essere rispettati.
Quanto sta accadendo nel cittadina costiera accende i riflettori su un tema importante: un porto turistico di rilevanza nazionale ed internazionale non ha a disposizione servizi necessari per la sua totale fruizione e per rispondere alle esigenze dei turisti. Sapri, dunque, non può rispondere presente alla richiesta di chi vuole partire per le Eolie. I biglietti, i cartelloni pubblicitari, le banchine, non vedranno ancora turisti ma dovranno accontentarsi di vedere partire il Metrò del Mare che collegherà il Cilento alla Costiera Amalfitana e alle isole campane.
