Scuola Santa Marina Policastro: dislocati gli uffici scolastici, è polemica. In un lungo post la preside Maria De Biase ha criticato aspramente la scelta del consiglio comunale.
E’ polemica tra la preside dell‘Istituto Comprensivo di Santa Marina – Policastro e l’amministrazione comunale. Sul banco degli imputati la scelta, da parte del comune, di dislocare in altre sedi gli uffici scolastici per recuperare le aule necessarie ai ragazzi in tempi di coronavirus.
Scuola Santa Marina – Policastro, le parole della preside De Biase
Molto adirata e polemica la preside Maria De Biase che in un lungo post su facebook ha criticato ampiamente la scelta del consiglio comunale: “Con molto rammarico comunico alla comunità scolastica del nostro Istituto che l’Amministrazione Comunale di Santa Marina ha disposto con un atto unilaterale, senza confrontarsi con la scuola, senza accordi né condivisione e senza alcuna comunicazione preliminare, di “spostare altrove” gli uffici di segreteria e la presidenza. Per recuperare spazi per due classi. Decisione incredibile ed impraticabile, oltre che illegittima. Soprattutto in questo momento così difficile le decisioni andrebbero assunte insieme. Gli uffici di segreteria e di presidenza sono il cervello operativo di una scuola e chi conosce minimamente il mondo scolastico sa che sono indispensabili per la regolare gestione. Figuriamoci in una fase così complicata”.
Scuola Santa Marina – Policastro, gli uffici spostati in vari edifici del paese
Sempre nelle parole della preside De Biase vengono illustrati i nuovi domicili degli uffici scolastici: “Apprendo che il nostro archivio (oltre 30 scaffali e decine di armadi spostati da me in prima persona e da tutto il personale ATA durante le ultime festività natalizie) dovrebbe essere spostato presso il cine-teatro! Avrebbe così, il cine-teatro, finalmente, una sua utilità. Gli uffici di segreteria (ATA e DSGA) presso la casa comunale. L’ufficio di presidenza presso altro piano del comune. Delocalizzati, decentrati, soli ed isolati. Sinceramente mi vergogno io per chi ha partorito questo capolavoro”.
Una soluzione, inoltre, la preside pare averla trovata anche da tempo: “La soluzione, ragionevole e di facile realizzazione fu individuata qualche settimana fa in sinergia tra me, la DSGA, il personale ATA, i docenti referenti, l’Assessore alla Pubblica Istruzione e l’Ufficio Tecnico del Comune.
Si tratta di una soluzione che prevede piccoli interventi edilizi (abbattimento di tramezzi, apertura di porte…) e che permetterebbe di non spostare né gli alunni né gli uffici altrove. Si rimarrebbe tutti insieme nello stesso Plesso ottenendo le 18 aule di cui abbiamo bisogno per ricominciare in sicurezza”.