Spinelli attacca la gestione del Piano di Zona:”nessuna volontà a risolvere”
Attacca la gestione del Piano di Zona S8 Costabile Spinelli sindaco di Castellabate e lo fa all’indomani di un incontro assieme agli altri sindaci dell’ Ambito presso la sede dell’ente di gestione. Il Sindaco Costabile Spinelli ha partecipato, insieme all’Assessore alle Politiche Sociali Elisabetta Martuscelli e in rappresentanza dell’Amministrazione di Castellabate, al recente incontro tra i Comuni aderenti al Piano Sociale di Zona S8, avanzando alcune perplessità legate al funzionamento dell’Ufficio di Piano. Diversi i punti all’Ordine del Giorno che, per quanto manifestato dal Sindaco Spinelli, non sarebbero in linea con la reale situazione in cui versa il Piano di Zona con ente capofila il Comune di Vallo della Lucania, che assume il compito di governare, in forma associata, l’insieme delle risorse, delle risposte e delle opportunità a disposizione dei cittadini per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.
«Durante l’incontro di coordinamento abbiamo assistito ad un’azione di difesa e di autoconservazione di un Piano che invece, come ho a più riprese manifestato, andrebbe completamente riorganizzato attraverso un cambio di forma associativa, l’ottimizzazione del funzionamento, la ridefinizione delle priorità di intervento e degli obiettivi strategici», commenta il Sindaco Costabile Spinelli: «Invece di proporre rimedi si pensa ancora una volta ad altro, come al reclutamento di ulteriore personale esterno, bypassando le strutture comunali e a scapito dei servizi che nel contempo vengono ulteriormente depauperati. Basti pensare all’approvazione della delibera che diminuisce, da 50 a 40 Euro, la quota concessa per la retta delle case famiglie, accrescendo di fatto l’onere per i Comuni», e conclude: «Invece di discutere delle problematiche legate ai nostri servizi sociali, di pretendere maggiore tutela dalla Regione e di fare sintesi tra i rappresentanti dell’ambito, si preferiscono azioni di conservazione dell’attuale struttura che non sembra voler affrontare le sue criticità strutturali».