E’ grazie allo sport, in particolare il calcio, che don Loreto Ferrarese, parroco di Laurino e Campora. ma anche presidente per il Cilento dell’ANSPI, Associazione Nazionale San Paolo Italia prova a dare una risposta ai tanti problemi di cui sono afflitte le piccole comunità cilentane.
La proposta
“Infatti” – dichiara – “cerco di portare avanti il messaggio di San Giovanni Bosco del se vogliamo riprendere ciò che ci appartiene bisogna andare a creare radici di fratellanza e aggregazione”. E attraverso i tornei di calcio, ma non solo, l’ultimo è stato organizzato lo scorso 24 aprile a Laurino, si vuole creare quell’unione tra i giovani che altrimenti sono destinati, “soprattutto dopo la pandemia” – precisa Don Loreto – a restare marginalizzati nelle loro individualità.
Il ruolo formativo degli oratori
Cerchiamo di formare il giovane non solo dal lato sportivo ma anche e soprattutto sotto quello valoriale, tanto che partiamo sempre dagli ultimi per aiutarli ad essere protagonisti nella società”. Secondo don Loreto è “un’esigenza avere quanti più oratori possibili che facciano rete tra di loro: siamo partiti dal calcio perché è uno sport più diffuso che possiamo meglio mettere in pratica, ma naturalmente facciamo anche tante altre attività perché oltre all’ agone sportivo, i nostri incontri sono improntati al terzo tempo: far stare i ragazzi insieme tra di loro, scambiare qualche chiacchiera e fare una risata, questa è la nostra vera vittoria che va oltre al risultato del campo oratorio che rappresenta anche una luce per paesi come quelli cilentani dove a vincere è sempre di più lo spopolamento e la carenza di servizi.
“Lavoriamo per i ragazzi”
A noi non interessa che in un paese ci siano pochi ragazzi: noi lavoriamo per loro – aggiunge Don Loreto – lavoriamo per il loro futuro che Speriamo possa essere all’interno del loro borgo crescendo. Fondamenti di principio che abbiamo ritrovato a Novi Velia, quando è andata in scena la seconda tappa annuale di “Oratori in festa”, la giornata organizzata dai volontari Giuseppe Positano, Carmine Rizzo e Marco Durante, sotto la supervisione di Don Aniello Panzariello, ha previsto l’accoglienza e la preghiera di apertura prima del torneo di calcio. E se poi ci sarà un momento di agonismo, come è giusto che sia – conclude Don Loreto – “lo si dovrà fare nel rispetto dell’avversario: i valori vengono sempre prima di tutto, altrimenti ci si va a fare la doccia prima del tempo”.