Il Tempo di Nettuno del Parco Archeologico di Paestum ha ospitato la giornata conclusiva della quinta edizione di SUDeFUTURI, il meeting internazionale organizzato dalla Fondazione Magna Grecia.
L’evento ha visto la partecipazione come media partnership del gruppo Pubbliemme – Diemmecom – LaC Network – ViaCondotti21, la collaborazione di AdnKronos e della Fondazione Pio Alferano, il patrocinio dei Comuni di Castellabate, Capaccio Paestum e del Parco nazionale del Cilento.
Una intensa tre giorni che ha rappresentato un significativo momento di confronto sui possibili futuri del Mezzogiorno e che si è conclusa nella giornata di sabato 30 settembre con un approfondimento dedicato alla “Magna Grecia, patrimonio mondiale dell’umanità”, moderato dal giornalista Fabrizio Frullani, vicedirettore del Tg2.
Dopo i saluti istituzionali di Francesco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum, il dibattito si è concentrato su come portare a regime il soft–power di un patrimonio culturale unico al mondo e la sua complessa gestione. La prima parte del panel è stato aperto da Maria Tripodi, Sottosegretaria di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Raffaella Bonaudo, soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, Tiziana D’Angelo, direttore del Parco archeologico di Paestum Chr(38) Velia, Diego Di Paolo, destination management specialist e ideatore del cammino di Francesco, Fabio Finotti, direttore IIC NY e presidente internazionale Aislli–Unesco,
La Sottosegretaria Maria Tripodi ha parlato dello sviluppo del Mezzogiorno, affermando che “Il rilancio della cultura deve essere messo al centro della agenda politica e del fare quotidiano. Noi tutti abbiamo il dovere di intervenire in modo serio per mettere la cultura al centro delle nostre azioni. Come ama sempre sottolineane il Ministro Sangiuliano, l’Italia è una superpotenza culturale e la nostra diplomazia culturale riveste un ruolo di assoluta centralità.
La Sottosegretaria ha aggiunto: “Abbiamo il dovere di lavorare e potenziare i nostri siti e valorizzare le nostre Bellezze e c’è il fermo convincimento da parte di questo Governo. Negli anni è stata troppo spesso strumentalizzata perché la cultura è di tutti e non ha colore politico. Appartiene a tutti gli italiani”. Infine, Maria Tripodi ha elogiato il lavoro delle Scuole archeologiche italiane all’estero e le missioni archeologiche e, sugli Istituti Italiani di cultura nel mondo, ha aggiunto che “troppo spesso sottovalutati che invece hanno una funzione strategica, che invece sono i custodi dell’identità nazionale. Non devono essere luoghi chiusi e gli italiani che sono all’estero devono sentirsi a casa”.
Raffaella Bonaudo ha tracciato la storia di questo territorio, sottolineando che questo sistema insediativo è fatto di paesi straordinari con un’urbanistica particolare, che si differenzia fra costa e interno: “Dobbiamo valorizzare il patrimonio culturale che è fatto di cose materiali e immateriali. Possiamo fare andare avanti questo territorio, provvedendo alla sua tutela: è questo il nostro compito e si può fare solo se lavoriamo in termini di qualità, lavorando su un nuovo linguaggio”.
Tiziana D’Angelo ha aggiunto: “La tutela è un aspetto cruciale ed è il punto di partenza, perché non c’è valorizzazione se non c’è tutela, perché dobbiamo garantire la sicurezza dei beni e dei visitatori. La gente è interessata a capire cosa succede e cosa si fa ed è cambiato l’approccio alla cultura. C’è più dinamismo e c’è una nuova forma di educazione alla cultura, dalle fasce più giovani agli adulti. Il nostro compito è quello di raccontiamo il patrimonio culturale, creando partecipazione”.
Diego Di Paolo si è soffermato sullo sviluppo turistico di questo territorio, che deve correre sui binari di sostenibilità: “Insieme alla Fondazione Magna Grecia stiamo individuando una strada di sviluppo sostenibile, perché non avendo le infrastrutture dobbiamo provare a utilizzare altri sistemi di sviluppo, con interventi mirati e legati alla nascita di una governance che governi questi processi di crescita. Bisogna valorizzare anche la mobilità dolce, rilanciando anche l’idea del ‘Cammino della Magna Grecia’, un sistema collegato di opportunità. Vendere turismo culturale ci differenzia da qualsiasi altra nazione turistica al mondo dobbiamo aiutare i giovani di queste zone a intraprendere percorsi formativi, istituendo, ad esempio master in turismo culturale”.
Fabio Finotti, ha aggiunto che “la cultura può diventare uno strumento di diplomazia, un soft power per realizzare una serie di rapporti privilegiati con i Paesi esteri. Questa ricchezza va valorizzata per creare rapporti con Paesi del Mediterraneo e la funzione dei parchi archeologici e degli Istituti di Cultura è cruciale perché creano connessioni”.
Il Presidente della Fondazione Magna Grecia, Nino Foti, ha concluso così il primo panel: “Chiudiamo la quinta edizione di SUDeFUTURI, in un posto meraviglioso, nella culla della civiltà occidentale, la cui storia ci dà una indicazione sul futuro. L’Italia si salva se si salva il Mezzogiorno e la cultura è alla base di tutto. La Fondazione ha un ruolo strategico perché siamo dei divulgatori su temi di attualità molto sentiti. In questi tre giorni siamo riusciti ad approfondire tematiche chiave come quello dell’attrazione degli investimenti stranieri, delle connettività con esperti nel settore energetico, dei trasporti, della denatalità, della sicurezza e della criminalità organizzata, con ospiti di assoluto rilievo. Dai Ministri Roccella, Fitto e Sangiuliano, a importanti manager e al Procuratore Gratteri.”
Nella seconda parte del dibattito sono intervenuti Raffaele Bonsignore, presidente Fondazione Sicilia, Carla Maurano, architetto paesaggista, Luca Introini, area progettazione territoriale Civita mostre e musei, Fausto Longo, direttore scuola di specializzazione in Beni Archeologici dell’UniSa, Ugo Picarelli, fondatore e direttore Borsa mediterranea del turismo archeologico.
Carla Maurano ha dichiarato: “Bisogna fornire a chi abita nei paesi e nelle comunità locali, gli strumenti di conoscenza, perché riscontro in modo diffuso una mancata narrazione sulla conoscenza”.
Raffaele Bonsignore ha raccontato le attività della Fondazione Sicilia, evidenziando le caratteristiche dello sviluppo economico e sociale dell’isola, affermando che “conoscenza e educazione camminano insieme. Dobbiamo rendere appetibile quello che vogliamo vendere e sono necessari servizi e infrastrutture, come autostrade e ferrovie. Il patrimonio deve essere valorizzato e deve essere fruibile, generando ricchezza e lavoro”.
Ugo Picarelli ha illustrato il lavoro della Borsa del Mediterraneo, che è “un grande contenitore” e ha lanciato un appello alla FMG per promuovere una agenzia della valorizzazione che afferisca al Ministero della Cultura, perché ci sono delle prospettive enormi di crescita e si potrebbe creare un itinerario archeologico della Magna Grecia.
Fausto Longo, ha aggiunto che l’archeologia è cambiata tantissimo non è più lo studio dei singoli oggetti, perché se non si contestualizzano non hanno senso. “Il rientro in Italia di tanti oggetti che erano stati trafugati è sicuramente un ottimo segnale, ma non si deve dimenticare la sua storia”.
Luca Introini ha reso note le attività di Civita e il ruolo che svolge nell’ambito del rafforzamento della conoscenza, che è un servizio fondamentale: “la narrazione è fondamentale e di storie ce ne sono tante da raccontare, unitamente alle nuove tecnologie che sono uno strumento davvero efficace. Bisogna, infine, investire sul capitale umano e ragionare in un’ottica di sistema”.
L’evento si è chiuso con ringraziamenti finali del Presidente Nino Foti, del vice presidente della FMG Saverio Romano che ha parlato della conservazione del patrimonio e che, per renderlo un fattore produttivo del nostro Paese bisogna vincere la sfida di fare diventare il patrimonio culturale come elemento centrale della nostra politica e geopolitica. “Il soft power – ha aggiunto – si può esercitare anche alla cultura la missione di conquistare gli altri popoli. Far comprendere l’italianità a coloro che vengono nel nostro Paese, come una volta accadeva con il grand tour”.
Antonello Colosimo, Presidente ODV della FMG, ha aggiunto: “Oggi si è consolidata la nostra idea di promozione della cultura e, grazie alla direttrice D’Angelo, abbiamo messo insieme Trinacria e Nettuno che, incontrandosi, ci ha permesso di essere qui”.
La direttrice D’Angelo, salutando gli intervenuti, ha dichiarato: “Quando si parla di Sud, si parla di Italia e nell’Italia del passato troviamo il futuro del nostro Sud. Il sud è tutta l’Italia agli occhi dell’estero. Sono stati tre giorni importanti che ci hanno dato un approccio davvero interessante su come rispondere in modo adeguato alle diverse tematiche che sono state affrontate”. (comunicato stampa)