Terzo mandato per De Luca? Schlein dice di no
La segetaria: "il mio orientamento resta sfavorevole"
Potrebbe non essere ricandidato con il Partito Democratico alle regionali il presidente della Campania Vincenzo De Luca alle elezioni del 2025.
No di Schlein
Piuttosto chiara in questo senso è stata la segretaria dei dem Elly Schlein: “Ci siamo confrontati qualche giorno fa in una riunione che ha voluto affrontare il tema più largo delle riforme che sta portando avanti la maggioranza: l’elezione diretta dei presidenti delle province e l’abolizione del secondo turno anche nei comuni inferiore ai 15mila abitanti. In questa occasione è venuto fuori il tema del terzo mandato. Ci siamo presi qualche giorno per riflettere su questi temi, anche se il mio orientamento resta piuttosto sfavorevole. Storicamente c’è una ragione a questo limite” – ha dichiarato Schlein in una conferenza stampa.
Soddisfazione in casa pentastellata
Soddisfazione è stata espressa in questo senso da alcuni consiglieri del Movimento 5 Stelle, tra cui Michele Cammarano, contrari ad una rielezione di De Luca, e che nella regione non hanno mai appoggiato il presidente, candidando anzi per due volte Valeria Ciarambino.
I voti alle primarie nel territorio
Alle primarie aperte del 26 febbraio Elly Schlein non ha sfondato sul territorio e anche nei centri più popolosi del Cilento è finita fortemente indietro. Ad Agropoli ci fu una percentuale bulgara per Bonaccini, circa il 90% su 1200 abitanti, oltre 1000 voti anche a Capaccio Paestum per il presidente regionale dell’ Emilia Romagna. In questi due centri è preponderante la leadership politica del presidente della provincia Franco Alfieri che appoggiava Bonaccini in linea con Vincenzo De Luca. Diverso il discorso fu a Vallo della Lucania. Nel seggio dell’ex convento dei Domenicani a prevalere è stata la Schlein con 97 preferenze, mentre 82 sono stati i voti per Bonaccini.
Contrari al tris di De Luca anche alcuni deputati dem
Ma ora questi ragionamenti numerici contano ben poco: la deputata e segretaria pare decisamente poco avvezza a concedere deroghe, non solo lei, ma anche a giudicare dalle dichiarazioni di diversi esponenti del partito. E allora via alla ridda di ipotesi: sottotraccia infatti già dovrebbe iniziarsi a configurare una nuova possibile coalizione, con un quadro che potrebbe forse iniziare a schiarirsi, nel campo del centrosinistra, dopo l’estate.