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Un caffè vale di più della ripresa del Calcio?

Negli ultimi giorni, o meglio settimane, tiene banco in alternanza con le notizie di cronaca sul coronavirus la questione che riguarda la ripartenza del calcio giocato.

Vince l’ipocrisia

Mentre si parla di una quasi ufficiale ripresa della stagione di Serie A in tanti, compresa una grande parte degli Ultras di mezzo mondo, chiede a gran voce lo stop definitivo di tutti i campionati. Ma quanto vale il calcio? Perchè il calcio non può ripartire per rispetto dei morti e invece possiamo tornare al bar a prendere il caffè? Questa è invece la domanda che si pone chi prova a capire il perchè del tanto astio nei confronti della ripartenza, che sia professionistica o dilettantistica.

Protocolli da rispettare

Di certo vi sono, e vi saranno anche in futuro, dei protocolli da rispettare. Ma d’altronde non dovranno essere applicati solo nel calcio. Perchè anche bar, ristoranti e locali pubblici dovranno rispettare le nuove disposizioni. Il calcio non è solo un gioco, e non si sta parlando dell’aspetto romantico, ma di quello meramente pratico. Ovvero ci sono soldi ed un’economia che ci gira intorno. Ma non solo in Serie A, perfino in terza categoria. Quindi è ora di finirla con l’accanimento nei confronti non di uno sport, ma di un settore che genera movimenti economici in tutta la nostra nazione.

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