Domani 23 novembre, presso l’Oasi Fiume Alento, il convegno conclusivo dell’iniziativa riservata alle donne vittime di abusi e ai loro piccoli
Violenza di genere in crescita sì, ma crescono anche le iniziative per frenare una piaga devastante, arginare gli effetti delle sofferenze di molte donne oggetto di violenza e abusi. Ed è proprio in questa direzione che va “Un Oasi di Sport”, il progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, rivolto proprio alle decine di donne vittime di violenza e che si concluderà domani, 23 novembre a partire dalle ore 10, presso l’Oasi Alento di Prignano Cilento.
Dopo sei mesi, nei quali le donne vittime di violenza hanno insieme ai loro figli partecipato ad una serie di iniziative, tutte gratuite ed incentrate sullo sport, corsi di autodifesa, di mountain bike e di Kayak, intrattenimenti in laboratori all’aperto, è tempo di tirare le somme. Il progetto ha coinvolto anche una decina di persone disabili, anche loro impegnate in attività sportive con l’obiettivo di recuperare autostima, fiducia e benessere.
La location che ha ospitato tutti i partecipanti e che ha permesso lo svolgimento delle numerose attività è proprio l’Oasi Fiume Alento.
Parteciperanno all’incontro i progettisti Silvio Labanca, direttore dell’Oasi Fiume Alento, Monia Monzo, esperta del settore, direttrice scientifico, oltre ai referenti delle associazioni sportive del territorio che hanno permesso la realizzazione del progetto: Attilio Grattacaso per Cilento MTB, Leopoldo Catena per il Circolo Canottieri Agropoli, Marco Mandetta per Yin Yang Arti Marziali e Luca Messano per la cooperativa Kastrom. Di seguito l’intervista alla direttrice scientifica Monia Monzo