Vaccini, dal 10 giugno prenotazioni senza fasce d’eta. Via libera da parte del Generale Figliuolo, a settembre l’immunità di gregge.
La circolare è pronta ed arriverà entro il 10 giugno. Per quella data non ci saranno più restrizioni relative alle fasce d’età, tutti gli italiani potranno prenotare il vaccino, anche se hanno meno di 40 anni. I conti fatti dalla struttura del commissario Francesco Paolo Figliuolo sulle dosi già consegnate e su quelle che arriveranno nelle prossime due settimane consentono di pianificare l’accelerazione della campagna in vista dell’estate. L’obiettivo è chiaro: allineare le regioni in modo da evitare che ci siano aree del Paese che corrono e altre che rimangono indietro, soprattutto rispetto agli anziani e ai fragili. Per questo si è deciso di attendere ancora un paio di settimane, richiamando tutti a rispettare la priorità degli over 60. Soltanto dopo si potrà sciogliere il nodo principale: la seconda dose da somministrare a chi è in vacanza.
Per la fine di giugno i vaccini a disposizione saranno oltre 28 milioni. Entro qualche giorno arriveranno 8,5 milioni di dosi che completano la fornitura di maggio, 20 milioni sono invece previste nel prossimo mese. Una riserva sufficiente a coprire le fasce d’età già previste, ma anche ad andare oltre. I conti li ha fatti lo stesso Figliuolo due giorni fa intervenendo a Dimartedì su La7. «Sugli over 80, che è la categoria più a rischio, abbiamo vaccinato oltre il 90%, ne mancano all’appello 460 mila. Per gli over 70 siamo all’80% e ne mancano 1,2 milioni, sugli over 60 siamo a oltre il 65% e ne mancano all’appello 2,6 milioni, considerando la platea calcolata su tessera sanitaria. Adesso dobbiamo terminare queste classi andando a intercettarle in una maniera più proattiva rispetto a quello che è stato fatto finora».
Subito dopo arriverà il «liberi tutti». Giovani che si vaccinano in farmacia, aziende che stabiliscono le priorità. La previsione di risultato è che, a meno di clamorosi passi falsi, ci sarà l’immunità di gregge a fine settembre, come Figliuolo ha promesso più volte. Tenendo però conto però dei richiami che dovranno essere programmati nei mesi successivi.
Lo scoglio da superare è però proprio quello dei richiami per chi è in ferie lontano dalla propria residenza. «Troveremo una soluzione», assicura Figliuolo. La linea da tenere sembra essere quella della durata delle vacanze. Per quelle superiori a tre settimane si valuta anche il richiamo in vacanza per le brevi invece stop a soluzioni estemporanee.
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