VALLO DELLA LUCANIA. Commozione dei fedeli alla messa per la restituzione dell’oro di San Pantaleone

 

Tanta l’emozione dei fedeli alla messa celebrata ieri nella cattedrale vallese per la consegna dell’oro rubato lo scorso febbraio al santo patrono, S. Pantaleone.

Il momento solenne – organizzato alla vigilia dei festeggiamenti per il Santo Patrono – è stato preceduto da un lungo, intenso applauso.

A recuperare la refurtiva – finita in Romania – i carabinieri di Vallo della Lucania, guidati dal capitano Mennato Malgieri, che, dopo sei mesi di intenso lavoro investigativo, hanno restituito alla comunità vallese uno dei simboli della loro devozione.

Ieri sera in cattedrale, alla presenza del vescovo Ciro Miniero, l’Arma, con il comandante provinciale Antonino Neosi e il capitano Malgieri, ha ufficialmente restituito l’oro alla comunità locale: anelli, collane, bracciali ex voto sistemati in una bacheca donati dai fedeli nel corso degli anni.

A dare pregio all’oro non tanto il valore economico, quanto l’inestimabile valore affettivo avvertito dai fedeli, molti dei quali ieri si sono avvicinati con curiosità alla teca per vedere se i monili donati tempo fa al santo in segno di devozione fossero stati ritrovati e restituiti.

Tanta la gioia del vescovo Miniero: «È un giorno importante per l’intera comunità diocesana, ringraziamo San Pantaleone per questo momento di gioia».

Il vescovo ha più volte ringraziato l’Arma dei carabinieri per il lavoro, impeccabile, svolto, la Procura e il Tribunale presenti in cattedrale con il procuratore Itri, il sostituto Palumbo e il presidente De Luca.

Come si ricorderà, il furto era stato messo a segno nella notte tra il 31 gennaio e il primo febbraio, da otto malviventi che, nella stessa notte, ripartirono per la Romania, dove nel corso di pochi giorni sono stati poi identificati e arrestati.

L’attività investigativa, infatti, non si è mai fermata. Il capitano Malgieri aveva promesso il ritrovamento del tesoretto.

L’oro ha fatto quindi ritorno in cattedrale, sebbene ci vorrà del tempo prima che venga esposto nuovamente.

Il comitato, intanto, ha annunciato di voler allestire una teca più sicura, al fine di evitare ulteriori furti. Visibilmente emozionato il parroco, don Aniello Scavarelli. «Ringraziamo San Pantaleone – ha ribadito – e i carabinieri, che non hanno smesso mai di lavorare. E preghiamo per gli otto malviventi affinché capiscano il male che ci hanno fatto».

Il comune, nella persona del sindaco Antonio Aloia, ha consegnato medaglie e targhe per i militari e le autorità, che hanno lavorato assiduamente e con impegno per consentire il ritrovamento dell’oro.