VALLO DELLA LUCANIA – Nasce il Comitato per la ristrutturazione della chiesa di S. Antonio
Si costituisce oggi il Comitato per la ristrutturazione della chiesa di S. Antonio di via Francesco Cammarota a Vallo della Lucania.
Promotrice dell’iniziativa una cittadina vallese, Lia Quaranta, che insieme ad altri suoi concittadini ha deciso di ridonare splendore a una chiesa che rappresenta un edificio storico e identitaria della cittadina e che potrebbe ritornare agli antichi fasti proprio grazie ai lavori di ristrutturazione che la interesserebbero.
«L’amministrazione comunale – afferma il primo cittadino, Antonio Aloia – ha già candidato il progetto presso la Fondazione “Con il Sud” e presso il “Piano Città”. È un progetto cui tengo particolarmente – continua Aloia – tant’è che sarà presentato prossimamente nei PSR della Regione Campania».
In seguito ai sopralluoghi fatti da Maurizio De Cesare addetto comunale ai lavori pubblici e da un geologo, si è evinto che il terreno sottostante la chiesa deve essere rinforzato, perché danneggiato dalle acque infiltratesi negli anni.
La chiesa di S. Antonio era stata costruita per volontà del commerciante Alessandro Del Forno che, originario di Pagani ma trasferitosi a Vallo, aveva così voluto ringraziare il santo di Padova per un miracolo ricevuto tempo addietro. Sembra infatti che Del Forno avesse invocato S. Antonio quando, attraversando un fiume in piena con la sua mercanzia, rischiò di morire annegato.
L’inizio della costruzione dell’edificio sacro risale agli anni 1928-1929, quando i maestri muratori Pignataro e Desiderio, autori delle più suggestive opere architettoniche del paese, iniziarono l’opera in muratura di pietra locale.
Nel 1964, a causa di abbondanti acque meteoriche malamente incanalate lungo via Cammarota, la parte posteriore dell’unica navata della chiesa crollò.
Nel 2002 la famiglia Del Forno donò la chiesa al comune vallese, nella speranza che esso potesse avviare i lavori di restauro, lavori che in realtà non sono mai iniziati.
La parte restante, dunque, fatta eccezione per la facciata principale e il campanile, in conseguenza del periodo di abbandono durato decenni, crollò nel 2006.
Il recupero della chiesa, oltre che restituire un pezzo d’identità ai cittadini vallesi, si propone come nodo progettuale di un più esteso piano di riqualificazione e valorizzazione delle risorse culturali e paesaggistiche urbane ed extraurbane del territorio comunale di Vallo.
Emerenziana Sinagra