Conto alla rovescia per le prossime elezioni amministrative a Vallo della Lucania, fissate per giugno prossimo.
L’aria politica che tira nella cittadina cilentana non è delle migliori. Continuano i dubbi e le incertezze su quali saranno gli schieramenti politici a scendere in campo. A far discutere, i continui cambiamenti di programmi e di alleanze, che già da alcuni mesi stanno mettendo in subbuglio le sorti del paese.
Sebbene gli incontri segreti e le riunioni serali, non ci sono ancora liste complete e ufficiali, per cui si vaga sul terreno delle mere supposizioni.
Unica certezza la ricandidatura del sindaco uscente, Antonio Aloia, che, andando in contrasto con alcune affermazioni fatte sui quotidiani di oggi, ha dichiarato di aver già pronta una lista, che farà conoscere ai cittadini elettori solo fra un po’ di tempo. Secondo alcune indiscrezioni, Aloia avrà l’appoggio dell’attuale vicesindaco, Marcello Ametrano e di Cobellis, dell’Udc.
Molte incertezze e tante spaccature, invece, caratterizzano il PD vallese, alle prese con uno scontro interno. In aperto contrasto infatti sarebbero l’esponente provinciale del partito, Antonio Bruno e il segretario cittadino, Riccardo Ruocco, entrambi interessati a conquistarsi un ruolo primario nella prossima tornata elettorale.
A far crollare il già instabile equilibrio, la proposta da parte di Ruocco, di indire primarie aperte solo agli iscritti al partito, proposta giudicata da Bruno “fuori da ogni logica politica”.
La minoranza, intanto, qualche settimana fa ha presentato un nuovo progetto, dal titolo “Officina 18ventuno”, capeggiato da Marco Sansone ed Emilio Romaniello, ex sindaco di Vallo e attuale membro della minoranza.
In gioco anche Mario Fariello che nelle prime settimane di gennaio aveva già annunciato la sua candidatura a sindaco e Pietro Miraldi, del Movimento 5 Stelle.
Non è comunque da escludere che tali equilibri possano essere stravolti da un giorno all’altro.