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Vittime sul lavoro: diffondere la cultura della sicurezza

Diminuiscono gli incidenti sul lavoro in Italia, ma il numero complessivo delle morti bianche o in itinere resta ancora alto in termini numerici.

È quanto emerso durante la celebrazione della giornata dedicata alla vittime sul lavoro istituzionalizzata in Italia con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica e celebrata durante il 69° anniversario promossa tra gli altri dall’Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi del Lavoro.

La giornata celebrata in tutta Italia ha voluto accende i riflettori sul dato numerico pubblicato nell’ultimo rapporto di agosto, con il quale Inail rende noto la diminuzione del 3,9 % delle mori bianche sul posto di lavoro nel periodo di riferimento compreso tra gennaio e agosto 2019 e lo stesso periodo dell’anno precedente.

Un dato allarmante che si alterna però una diminuzione del numero complessivo di incidenti denunciati, una situazione che lascia presagire un aumento delle mancate denunce da parte delle imprese e dei lavoratori.

Ancora oggi per alcune imprese la sicurezza è vissuta come un costo: la stessa in termini economici dovrebbe rappresentare un’investimento, se si considerano i costi sociali ed economici ricadenti sia sulle famiglie che sul sistema sanitario e sociale, ma per molti non è così.

Anche il Presidente Mattarella in un messaggio pubblico ha voluto sottolineare l’importanza della Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul lavoro mettendo in evidenza come questa sia un’occasione preziosa per riflettere sui dati, preoccupanti, delle morti e degli infortuni dei lavoratori al fine di far crescere la cultura e l’impegno della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il dato locale della Provincia di Salerno

Il dato locale non è certamente roseo rispetto al panorama italiano se si pensa che oggi in provincia di Salerno ogni 1000 denunce di incidenti sul lavoro tre sono finite sulle pagine di cronaca nera.

La Provincia di Salerno, da questo punto di vista, negli ultimi otto anni, ha registrato un numero di vittime davvero elevato. Nell’ultimo decennio il territorio salernitano regista un picco negativo nel trienni 2011-2013, dove la con una media 13 vittime ogni anno, conquistando la maglia nera nella classi nazionale degli incidenti mortali, alle spalle di Brescia, Torino, Roma e Chieti.

Sebbene la situazione nel salernitano è in netto miglioramento Salerno conserva ancora il primato della maglia nera del Mezzogiorno d’Italia.

Nel biennio 2017-2018, poi, il territorio salernitano ha registrato la percentuale di tre morti bianche ogni mille incidenti, passando da 5° al 14° posto a livello nazionale tra le province più pericolose.

A Salerno, dunque, il rischio di incidenti fatali sul luogo di lavoro è più del doppio che nel resto della penisola.

Le dichiarazioni di Ottavio De Luca, segretario nazionale Filca – Cisl.

“Dobbiamo fermare questa tragica, dolorosa sequenza di morte e assicurare la massima sicurezza a tutti i lavoratori”. Lo ha dichiarato Ottavio De Luca, segretario nazionale Filca Cisl e reggente della Filca Campania, commentando l’infortunio mortale dello scorso 24 settembre in un cantiere di Tramonti ad danni di un operaio di 55 anni. “Le nostre proposte – prosegue De Luca – sono note a tutti, anche a chi ha la responsabilità di governare il Paese”.

Filca chiede una lotta serrata contro l’elusione contrattuale e il lavoro nero, il rafforzamento del Durc, l’attuazione della Patente a punti e l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro. Il segretario nazionale degli edili Filca chiede a gran voce inoltre una reale riforma del Codice degli Appalti, che riduca il ricorso al subappalto.

Lo spot promosso da ANMIL trasmesso sulla RAI per la campagna di comunicazione “Non raccontiamoci favole” in occasione della 69° giornata nazionale per le vittime sul lavoro.
Il nostro servizio. Immagini dalla rete.

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